Non mi sono mai preso il “rischio” di scrivere di mercato, l’ho sempre considerato un campo minato, nel quale non ho sufficiente competenza… Certo non ne sono improvvisamente diventato un esperto, né voglio spacciarmi tale, ma sarà che la notte rende ardimentosi oppure, più semplicemente, favorisce la riflessione, fatto sta che mi sento in dovere di postare questo messaggio di saluto ad Alberto Gilardino prima che esista qualsiasi ufficialità sulla sua cessione…
La riflessione, dicevo… riflettendo mi sono sorpreso a chiedermi perché avrei deciso di lasciare il Velez e di venire a Firenze se fossi Santiago Silva… se fossi cioè un giocatore uruguaiano di trent’anni suonati, che nelle ultime stagioni ha segnato gol a raffica, che è osannato dal pubblico del suo club oltre che evidentemente amato dai compagni (che altrimenti non si presterebbero alle esultanze di gruppo che si vedono su youtube – quella col massaggio cardiaco è geniale…).
Ebbene, avrei preso una sì ardita decisione solo davanti alla concreta convinzione (nel calcio parlare di certezze è fuori luogo, si sa…) di non andare a fare la punta di riserva né di andarmi a lottare una maglia da titolare, l’avrei fatto solo se quella maglia da titolare già me la sentissi ragionevolmente attaccata alla pelle…
Muovendo da questo punto fermo, ho tentato di capire a quali condizioni ciò possa dirsi plausibile/fattibile alla luce della nostra attuale rosa, e penso di aver individuato solo due possibilità.
La prima –Il cambio di modulo.
Se considero titolare Santiago Silva ed inamovibile Gilardino, mi scontro col fatto che il 4-3-3 sin qui disegnato da MIhajlovic non contempla evidentemente l’ipotesi di una seconda punta centrale. Ecco quindi che l’eventuale coesistenza fra Gilardino e Santiago Silva passa necessariamente attraverso la radicale revisione del nostro impianto di gioco, ed al riguardo intravedo le seguenti possibili alternative (perdonatemi questo slancio da allenatore da play-station… o da X-box a seconda delle preferenze…)
- un 4-3-1-2, che consentirebbe a Jovetic di giocare nella posizione che predilige, centrale dietro le punte, ma che sacrificherebbe oltre modo le fasce, rendendo sovrabbondanti Vargas, Cerci, Marchionni e forse anche Romulo, e che farebbe perno su un centrocampo a tre per il quale, dando per andato Montolivo, potremmo contare solo su 4 effettivi (Lazzari, Berhami, Kahrjà e Munari);
- un 4-4-2 classico, che potrebbe contare su una notevole spinta sulle fasce, che ridurrebbe a due (rendendo sufficiente una rosa di 4) i centrocampisti centrali necessari, ma che sacrificherebbe Jovetic e direi anche Liajic;
- un 4-4-2 a rombo, che tornerebbe a sacrificare le fasce, ma che ci preserverbbe Jovetic vertice alto, pur non risolvendo il problema dei soli 4 centrocampisti deputati a coprire 3 posti fra centrale ed interni;
- un 5-3-2 (o se preferite 3-5-2, tanto la solfa non cambia), che potrebbe ben sfruttare la sovrabbondanza central-difensiva (nell’ambito della quale potrebbe persino rivalutarsi il sin qui mai troppo bistrattato Felipe), che potrebbe contare su esterni di spinta di indubbio valore (semmai andrebbe convinto anche Cerci che il campo non è in salita quando si deve rientrare – a suo tempo toccò a Ranieri spiegarlo al primo Rui Costa…), che farebbe perno su due centrocampisti centrali da tenere bloccati (da scegliere fra i 4 già menzionati, con una lieve preferenza per Berhami e Kahrjà), e che vedrebbe Jovetic giostrare libero e felice dietro le punte.
La seconda – Arrivederci Gila.
Oltre l’osservazione assorbente che non pare proprio una passeggiata di salute, a 4 (dico 4!) giorni dall’inizio del campionato, modificare l’impianto di gioco dato alla squadra durante tutta la preparazione estiva (e che per altro, mi sento di dire, si è decisamente fatto apprezzare, ancorché applicato al cospetto del rispettabile ma non certo insormontabile Cittadella), mi pare di poter escludere l’effettiva fattibilità di un passaggio ad alcuno dei moduli sopra individuati, sia per le rinunce che taluni di essi imporrebbero (le fasce – per come le utilizza Mihajlovic – nel 4-3-1-2 e nel 4-4-2 a rombo, Jovetic nel 4-4-2 classico), sia in quanto mai neanche presi in considerazione da Mihajlovic (e la cosa vale soprattutto per il 5-3-2, che pure piacerebbe molto ad un Malesaniano ante-litteram quale il sottoscritto).
Ricapitolando:
- se fossi Santiago Silva verrei a Firenze solo se avessi ricevuto concrete garanzie di partire titolare;
- la coesistenza fra Santiago Silva e Gilardino può ottenersi solo laddove Mihajlovic decida di abbandonare il proprio amato 4-4-3 a favore del passaggio (in corsa) ad uno qualsiasi dei moduli di cui sopra,
- il suddetto cambio (in corsa) di modulo pare un’eventualità da escludere.
Beh, direi che lo stato dell’arte parrebbe consigliare di prepararci a dare il nostro più caloroso arrivederci ad un Alberto Gilardino che, mi sento di dire, nonostante i tanti gol segnati non è mai entrato del tutto nel cuore dei tifosi viola (o forse non vi è entrato così in profondità…), forse per quella pervasiva sensazione di assenza ed inutilità che ha lasciato ogni qual volta non ha avuto la possibilità di segnare.
Nel caso, certo non dovremo salutarlo senza averlo prima sinceramente ringraziato per le molteplici “sviolinate” che si è fatto inginocchiato con la maglia viola, oltre che del sudore versato e delle botte prese soprattutto nell’ultimo anno di beato isolamento che gli è toccato sorbirsi.
Da un altro punto di vista, se le cose dovessero effettivamente andare così, per il prossimo inizio di campionato prepariamoci a sentirci “tra color che son sospesi”: che pur avendo evitato gli effetti che inevitabilmente avrebbe portato un cambio di modulo cotto e mangiato, restano esposti all’incognita di inserire, ancorché in uno schema che pare ben digerito dalla squadra, un elemento estraneo con l'aggravante di essere totalmente digiuno del nostro campionato.
Il tutto, dando credito al contenuto di un misterioso fax che oggi sarebbe partito da Firenze e giunto in Argentina, del quale la Fiorentina non ha ancora confermato l’esistenza… e si sa, quando si sente parlare di fax che viaggiano fra Firenze ed il Sudamerica, da queste parti abbiamo imparato a tenere le mele strette…
mercoledì 24 agosto 2011
lunedì 22 agosto 2011
AGGIUNGI UN POSTO AL TAVOLO...
Pensavo di poterle / doverle considerare cose archiviate, e nonostante più volte mi fosse punta vaghezza di scriverne, mi ero sempre astenuto dal farlo. Mi vedo tuttavia costretto a rivedere le mie posizioni perché le risposte date dal Signor Moratti agli inviti ricevuti da Diego Della Valle sono OFFENSIVE ed INACCETTABILI per chiunque abbia approfondito anche solo un minimo il quadro in cui si svolsero i fatti di quella triste pagina del calcio nostrano comunemente nota come Calciopoli, ed a cui fecero seguito gli ancor più tristi fatti di “giustizia” sportiva comunemente noti come “Sentenze su Calciopoli”.
Riporto fedelmente gli stralci più miseri e meschini delle predette risposte morattiane (che poi... da che pulpito...).
Stralcio n. 1.
Se mi siederò al tavolo con Della Valle? Penso che si divertiranno a fare una rimpatriata tra di loro, io sarei noiosissimo.
Stralcio n. 2.
Tali continue richieste altro non fanno che cercar di tener aperta, esasperandola inutilmente, una questione che ha già trovato conclusiva risposta proprio nelle sentenze che sembrano non piacere al signor Della Valle, ovviamente sensibile anche a quelle future.
Ciò posto, credo valga la pena di rammentare al Signor Moratti (e forse andrebbe rammentato anche al nostro addetto alla comunicazione… Teotino per intenderci…) che l’inchiesta su Calciopoli ruota, fondamentalmente, attorno 39 partite (Vedi Fonte)
Mi sono preso la briga di verificare in quali e quante delle predette 39 partite compaia il nome della Fiorentina fra le squadre in campo e dei Della Valle tra gli indagati, e le riporto di seguito:
Al n. 1. Messina-Fiorentina 1-1 (28 novembre 2004)
Per il raggiungimento di un risultato utile per il Messina. Indagati Fabiani, Moggi, Paparesta e Dattilo.
Al n. 2. Fiorentina-Bologna 1-0 (5 dicembre 2004)
Designazione arbitrale ed ammonizioni di Petruzzi e Năstase - già diffidati - in vista della gara con la Juventus. Indagati Moggi, De Santis, Bergamo e Pairetto.
Al n. 3. Inter-Fiorentina 3-2 (20 marzo 2005)
Ammonizioni di Viali e Obodo – già diffidati - in vista di Fiorentina-Juventus 3-3 del 9 aprile 2005. Indagati Fabiani e Bertini.
Al n. 4. Chievo-Fiorentina 1-2 (8 maggio 2005)
Rigore non dato al Chievo a tempo scaduto. Indagati Diego e Andrea Della Valle, Mencucci, Bergamo, Mazzini, Moggi e Dondarini.
Al n. 5. Lazio-Fiorentina 1-1 (22 maggio 2005)
Indagato Diego Della Valle (contattato Lotito chiedendogli di accordarsi per l'1-1).
Al n. 6. Lecce-Parma 3-3 (29 maggio 2005)
Perché il risultato di pareggio, avrebbe consentito alla Fiorentina la salvezza. Indagati Diego e Andrea Della Valle, Mazzini, Moggi, De Santis e Griselli.
Ricapitolando, di 39 partite sotto inchiesta, compariamo prima di tutto:
in n. 1 caso (Fiorentina – Bologna), quali spettatori inconsapevoli di giochi a svolgersi a favore di altri (la Juventus);
in n. 2 casi (Messina – Fiorentina e Inter – Fiorentina), quali parti lese per vantaggi da procurare al nostro diretto interlocutore oppure ad una squadra terza (… e di Fiorentina - Messina vogliamo ricordarci il memorabile arbitraggio di Nucini nella partita di ritorno, pareggiata al 95.mo da Arturo Di Napoli dopo l’incredibile espulsione di Maggio… gara che non figura fra quelle sotto inchiesta… )
Analizziamo le altre partite.
Fiorentina – Chievo.
In effetti il fallo su Mandelli a tempo scaduto sarebbe da rigore, per altro a collocarsi nell’ambito della più classica delle caotiche azioni d’area (quelle da fallo di confusione tanto per intenderci). Il mancato fischio deve ascriversi a Dondarini che, tuttavia, dopo le due espulsioni in 8 minuti a Genova contro la Samp (gara che non figura fra quelle dell’inchiesta… strano, non vi pare…?), parrebbe scevro dal rischio di essere un mandatario pro-Fiorentina…
Fiorentina – Lazio.
Della presunta richiesta di combine avanzata da Della Valle a Lotito per chiudere con un risultato di 1 a 1 non sussiste alcuna risultanza incontrovertibile. Non esiste infatti nessuna conversazione Lotito – Della Valle intercettata dagli inquirenti, ce n’è invece un’altra intercettata, fra Lotito e Mazzini (lo stesso che in un’altra conversazione parla apertamente del fatto che i Della Valle sarebbero stati messi “sotto schiaffo”), nel corso della quale il primo dei due gentiluomini ne parla al secondo dei due gentiluomini… come fare a non darvi credito…?? Sta di fatto che Fiorentina – Lazio, lungi dall’essere stata caratterizzata da indebite decisioni arbitrali a nostro vantaggio, è già passata alla storia esclusivamente per il clamoroso mani di Zauri sulla linea a portiere battuto su tiro di Jorgensen, che Rosetti “premierà” con un calcio d’angolo alla viola…
Lecce – Parma.
All’alba dell’ultima di campionato, con la sola Atalanta già matematicamente retrocessa, la Fiorentina è penultima con 39 punti e per non retrocedere deve battere il Brescia ed attendere la combinazione dei risultati di altre 4 partite (Roma – Chievo, Bologna – Sampdoria, Siena – Atalanta ed appunto Lecce – Parma). In altre parole, né il risultato di Lecce – Parma, né quello di nessuna delle altre partite di cui sopra (ivi compresa la vittoria contro il Brescia, partita per altro “presidiata” dall’arbitraggio dell’insospettabile Collina) avrebbe potuto DA SOLO assicurare la salvezza alla Fiorentina.
Al di là di ogni analisi sulle possibili combinazioni dei risultati di quell’ultima giornata di campionato e sulle possibili classifiche avulse che avrebbero potuto generare (per chi ha voglia di approfondire la questione, tuttavia, rimando a due interessantissimi e completi articoli pubblicati su www.ju29ro.com - Articolo n. 1 e Articolo n. 2 - peccato, poi, che per la colorazione del sito si giunga, in altre parti, ad asserzioni ed conclusioni del tutto non condivisibili…), il fatto stesso che NESSUNA partita oltre a Lecce – Parma sia toccata dall’inchiesta, risulta in sé ampiamente sufficiente ad escludere la possibilità che possa essere stata ordita qualsiasi trama effettivamente in grado di garantirci la permanenza in Serie A.
E allora caro il mio bel MORATTONE, non pare anche a te che, andando a stringere, l’unico favore oggettivamente riconoscibile nelle 6 di 39 partite dell’inchiesta in cui compare sia il rigore non assegnato nel tempo di recupero al Chievo da Dondarini (che poi è uno che quando ha voluto/dovuto orientare le partite per un certo verso ci ha pensato ben prima, a Genova gli bastarono 8 minuti…)?
E quindi, ancora caro il mio bel MORATTONE, non pare anche a te di esserti preso una licenza poetica un po’ troppo ampia (quel meschino “tra di loro”) laddove hai preteso di accomunare la Fiorentina - parte lesa nelle vicende Calciopoli - a coloro i quali, all’epoca, reggevano – a loro esclusivo beneficio - le redini del giochino…?
E infine, sempre caro (mi fu) il mio bel MORATTONE, non pare anche a te che visto tutto quanto sopra, neanche sarebbe dovuta esistere alcuna sentenza riguardante la Fiorentina sulla quale porsi il dubbio se sia o meno piaciuta ai Della Valle ed all’umanità in genere…?
No perché, come forse avrai capito, anche ammesso e non concesso tutto ciò che potrebbe ammettersi e non concedersi, qui alla fin fine stiamo parlando di UN RIGORE DATO O NON DATO… e tu che tanto ti riempi la bocca chiamandoti fuori da tutto con quel meschino “tra di loro”, e tu che citi più o meno a sproposito sentenze che ti fanno infinitamente comodo… beh, di rigori non dati hai una certa esperienza… vediamo se ti rinfresco la memoria…
Inter – Chelsea, andata, min. 45, Samuel su Kalou:
RIGORE NON DATO;
Chelsea – Inter, ritorno, min. 34, Thiago Motta su Ivanovic:
RIGORE NON DATO;
Chelsea – Inter, ritorno, min. 43, Samuel su Drogba:
RIGORE NON DATO;
Inter – Barcellona, andata, min. 83, SneIjder su Dani Alves:
RIGORE NON DATO;
Barcellona – Inter, ritorno, min. vari, Samuel su Ibrahimovic, su Messi e su Pedro:
3 RIGORI NON DATI;
Inter – Bayern Monaco, finale, primo tempo, Maicon, fallo di mano:
RIGORE NON DATO.
E tutto questo, caro MORATTONE, limitandomi ai RIGORI, senza cioè fossilizzarci sul gol in fuorigioco di Milito nell'andata con il Barcellona, e sul gol del 2 a 0 annullato a Bojan, nel ritorno di Barcellona, senza che sussistessero irregolarità…
Vedi MORATTONE, a me non importa granché se l’Inter fosse o meno coinvolta in Calciopoli e, nel caso, come abbia fatto ad uscirne indenne… né mi importa granché del titolo che vi hanno assegnato a tavolino per il 2005/2006… a me però è risultato immediatamente chiaro che due anni fa AVRESTE VINTO LA CHAMPIONS A NOSTRE SPESE, ed ho avuto l’accortezza di scriverlo PRIMA della gara di ritorno con il Barcellona… vattelo a leggere quel post MORATTONE (Leggi Post - SIAMO STATI VENDUTI!!!) e poi, cortesemente... TACI !!
Riporto fedelmente gli stralci più miseri e meschini delle predette risposte morattiane (che poi... da che pulpito...).
Stralcio n. 1.
Se mi siederò al tavolo con Della Valle? Penso che si divertiranno a fare una rimpatriata tra di loro, io sarei noiosissimo.
Stralcio n. 2.
Tali continue richieste altro non fanno che cercar di tener aperta, esasperandola inutilmente, una questione che ha già trovato conclusiva risposta proprio nelle sentenze che sembrano non piacere al signor Della Valle, ovviamente sensibile anche a quelle future.
Ciò posto, credo valga la pena di rammentare al Signor Moratti (e forse andrebbe rammentato anche al nostro addetto alla comunicazione… Teotino per intenderci…) che l’inchiesta su Calciopoli ruota, fondamentalmente, attorno 39 partite (Vedi Fonte)
Mi sono preso la briga di verificare in quali e quante delle predette 39 partite compaia il nome della Fiorentina fra le squadre in campo e dei Della Valle tra gli indagati, e le riporto di seguito:
Al n. 1. Messina-Fiorentina 1-1 (28 novembre 2004)
Per il raggiungimento di un risultato utile per il Messina. Indagati Fabiani, Moggi, Paparesta e Dattilo.
Al n. 2. Fiorentina-Bologna 1-0 (5 dicembre 2004)
Designazione arbitrale ed ammonizioni di Petruzzi e Năstase - già diffidati - in vista della gara con la Juventus. Indagati Moggi, De Santis, Bergamo e Pairetto.
Al n. 3. Inter-Fiorentina 3-2 (20 marzo 2005)
Ammonizioni di Viali e Obodo – già diffidati - in vista di Fiorentina-Juventus 3-3 del 9 aprile 2005. Indagati Fabiani e Bertini.
Al n. 4. Chievo-Fiorentina 1-2 (8 maggio 2005)
Rigore non dato al Chievo a tempo scaduto. Indagati Diego e Andrea Della Valle, Mencucci, Bergamo, Mazzini, Moggi e Dondarini.
Al n. 5. Lazio-Fiorentina 1-1 (22 maggio 2005)
Indagato Diego Della Valle (contattato Lotito chiedendogli di accordarsi per l'1-1).
Al n. 6. Lecce-Parma 3-3 (29 maggio 2005)
Perché il risultato di pareggio, avrebbe consentito alla Fiorentina la salvezza. Indagati Diego e Andrea Della Valle, Mazzini, Moggi, De Santis e Griselli.
Ricapitolando, di 39 partite sotto inchiesta, compariamo prima di tutto:
in n. 1 caso (Fiorentina – Bologna), quali spettatori inconsapevoli di giochi a svolgersi a favore di altri (la Juventus);
in n. 2 casi (Messina – Fiorentina e Inter – Fiorentina), quali parti lese per vantaggi da procurare al nostro diretto interlocutore oppure ad una squadra terza (… e di Fiorentina - Messina vogliamo ricordarci il memorabile arbitraggio di Nucini nella partita di ritorno, pareggiata al 95.mo da Arturo Di Napoli dopo l’incredibile espulsione di Maggio… gara che non figura fra quelle sotto inchiesta… )
Analizziamo le altre partite.
Fiorentina – Chievo.
In effetti il fallo su Mandelli a tempo scaduto sarebbe da rigore, per altro a collocarsi nell’ambito della più classica delle caotiche azioni d’area (quelle da fallo di confusione tanto per intenderci). Il mancato fischio deve ascriversi a Dondarini che, tuttavia, dopo le due espulsioni in 8 minuti a Genova contro la Samp (gara che non figura fra quelle dell’inchiesta… strano, non vi pare…?), parrebbe scevro dal rischio di essere un mandatario pro-Fiorentina…
Fiorentina – Lazio.
Della presunta richiesta di combine avanzata da Della Valle a Lotito per chiudere con un risultato di 1 a 1 non sussiste alcuna risultanza incontrovertibile. Non esiste infatti nessuna conversazione Lotito – Della Valle intercettata dagli inquirenti, ce n’è invece un’altra intercettata, fra Lotito e Mazzini (lo stesso che in un’altra conversazione parla apertamente del fatto che i Della Valle sarebbero stati messi “sotto schiaffo”), nel corso della quale il primo dei due gentiluomini ne parla al secondo dei due gentiluomini… come fare a non darvi credito…?? Sta di fatto che Fiorentina – Lazio, lungi dall’essere stata caratterizzata da indebite decisioni arbitrali a nostro vantaggio, è già passata alla storia esclusivamente per il clamoroso mani di Zauri sulla linea a portiere battuto su tiro di Jorgensen, che Rosetti “premierà” con un calcio d’angolo alla viola…
Lecce – Parma.
All’alba dell’ultima di campionato, con la sola Atalanta già matematicamente retrocessa, la Fiorentina è penultima con 39 punti e per non retrocedere deve battere il Brescia ed attendere la combinazione dei risultati di altre 4 partite (Roma – Chievo, Bologna – Sampdoria, Siena – Atalanta ed appunto Lecce – Parma). In altre parole, né il risultato di Lecce – Parma, né quello di nessuna delle altre partite di cui sopra (ivi compresa la vittoria contro il Brescia, partita per altro “presidiata” dall’arbitraggio dell’insospettabile Collina) avrebbe potuto DA SOLO assicurare la salvezza alla Fiorentina.
Al di là di ogni analisi sulle possibili combinazioni dei risultati di quell’ultima giornata di campionato e sulle possibili classifiche avulse che avrebbero potuto generare (per chi ha voglia di approfondire la questione, tuttavia, rimando a due interessantissimi e completi articoli pubblicati su www.ju29ro.com - Articolo n. 1 e Articolo n. 2 - peccato, poi, che per la colorazione del sito si giunga, in altre parti, ad asserzioni ed conclusioni del tutto non condivisibili…), il fatto stesso che NESSUNA partita oltre a Lecce – Parma sia toccata dall’inchiesta, risulta in sé ampiamente sufficiente ad escludere la possibilità che possa essere stata ordita qualsiasi trama effettivamente in grado di garantirci la permanenza in Serie A.
E allora caro il mio bel MORATTONE, non pare anche a te che, andando a stringere, l’unico favore oggettivamente riconoscibile nelle 6 di 39 partite dell’inchiesta in cui compare sia il rigore non assegnato nel tempo di recupero al Chievo da Dondarini (che poi è uno che quando ha voluto/dovuto orientare le partite per un certo verso ci ha pensato ben prima, a Genova gli bastarono 8 minuti…)?
E quindi, ancora caro il mio bel MORATTONE, non pare anche a te di esserti preso una licenza poetica un po’ troppo ampia (quel meschino “tra di loro”) laddove hai preteso di accomunare la Fiorentina - parte lesa nelle vicende Calciopoli - a coloro i quali, all’epoca, reggevano – a loro esclusivo beneficio - le redini del giochino…?
E infine, sempre caro (mi fu) il mio bel MORATTONE, non pare anche a te che visto tutto quanto sopra, neanche sarebbe dovuta esistere alcuna sentenza riguardante la Fiorentina sulla quale porsi il dubbio se sia o meno piaciuta ai Della Valle ed all’umanità in genere…?
No perché, come forse avrai capito, anche ammesso e non concesso tutto ciò che potrebbe ammettersi e non concedersi, qui alla fin fine stiamo parlando di UN RIGORE DATO O NON DATO… e tu che tanto ti riempi la bocca chiamandoti fuori da tutto con quel meschino “tra di loro”, e tu che citi più o meno a sproposito sentenze che ti fanno infinitamente comodo… beh, di rigori non dati hai una certa esperienza… vediamo se ti rinfresco la memoria…
Inter – Chelsea, andata, min. 45, Samuel su Kalou:
RIGORE NON DATO;
Chelsea – Inter, ritorno, min. 34, Thiago Motta su Ivanovic:
RIGORE NON DATO;
Chelsea – Inter, ritorno, min. 43, Samuel su Drogba:
RIGORE NON DATO;
Inter – Barcellona, andata, min. 83, SneIjder su Dani Alves:
RIGORE NON DATO;
Barcellona – Inter, ritorno, min. vari, Samuel su Ibrahimovic, su Messi e su Pedro:
3 RIGORI NON DATI;
Inter – Bayern Monaco, finale, primo tempo, Maicon, fallo di mano:
RIGORE NON DATO.
E tutto questo, caro MORATTONE, limitandomi ai RIGORI, senza cioè fossilizzarci sul gol in fuorigioco di Milito nell'andata con il Barcellona, e sul gol del 2 a 0 annullato a Bojan, nel ritorno di Barcellona, senza che sussistessero irregolarità…
Vedi MORATTONE, a me non importa granché se l’Inter fosse o meno coinvolta in Calciopoli e, nel caso, come abbia fatto ad uscirne indenne… né mi importa granché del titolo che vi hanno assegnato a tavolino per il 2005/2006… a me però è risultato immediatamente chiaro che due anni fa AVRESTE VINTO LA CHAMPIONS A NOSTRE SPESE, ed ho avuto l’accortezza di scriverlo PRIMA della gara di ritorno con il Barcellona… vattelo a leggere quel post MORATTONE (Leggi Post - SIAMO STATI VENDUTI!!!) e poi, cortesemente... TACI !!
lunedì 8 agosto 2011
CARO ANDREA...
Apro con due punti in premessa… necessari…
Il primo: scrivo dandoti “del tu”, come si fa con quei personaggi pubblici ai quali ci si sente vicini, senza che ciò debba essere intesa una confidenza autorizzata/contraccambiata oppure, peggio, una mancanza di rispetto.
Il secondo: per quanto autocitarsi sia totalmente inelegante, trascrivo fedelmente l’abbrivio del pezzo pubblicato su queste pagine nel maggio 2010 (Da Dante a Cesare… e viceversa): “… Firenze è bianca o è nera… è guelfa o è ghibellina… è il nostro DNA secolare… portiamo dentro, inconsapevoli, l’innata e stacanovistica capacità di essere bastian contrari ad oltranza, a dispetto di ogni logica, anche la più evidente e conclamata…” Ti invito a leggerlo d’un fiato quel pezzo Andrea (oddio, ti inviterei a leggere anche gli altri, non sono molti…). E’ stato scritto di getto l’ultimo pomeriggio che Prandelli è entrato al Franchi con la nostra tuta addosso, è breve, ma credo che centri il punto focale della questione… Non dico tu lo debba accettare, ma è così che vanno le cose da queste parti, e ci vanno da secoli… Firenze è capace di amare e contemporaneamente odiare la stessa cosa, senza smettere un istante di amarla né di odiarla… “conosciamo il gusto di dividerci per poi riunirci da lontano, quandunque nel tempo, ovunque nello spazio… riusciamo a vivere anche il più astioso degli addio come un arrivederci sincero, convinto, amichevole”…
Esaurite le premesse, veniamo ai contenuti ed iniziamo dalle fotografie.
Rispetto a quelle che citi, ne ho altre che ritengo di pari lignaggio ancorché personalissime… non vengo spesso al Franchi, in parte mea culpa, ma soprattutto autodifesa… non posso piangere ogni volta che ci metto piede, e la cosa è puntualmente successa in tutte le mie più recenti apparizioni: la sera in cui abbiamo festeggiato il ritorno del labaro viola sulla punta della Maratona, la sera di Fiorentina – Perugia e del gol di Fantini, il pomeriggio di Fiorentina – Brescia e delle lacrime di Di Livio e Riganò… sono persino riuscito a commuovermi per la Curva che si alzava all’ingresso del Mister prima dell’amichevole con il Paris Saint Germain… potrò continuare così…??
Ci sono però anche altre foto Andrea… alcune un po’ sfocate (quelle, per intendersi, in cui i soggetti sono perfettamente centrati, ma i contorni risultano troppo indefiniti), altre che non sono state e che non saranno mai scattate…
Fra quelle sfocate, su tutte, ne campeggiano un paio scattate al culmine della farsesca gestione dell’affair Prandelli… quel pullman in lontananza verso l’aeroporto per il Canada senza il mister a bordo… quel comunicato stampa che sembrava scritto più per mettere al riparo la federazione dalle trattative illegittimamente condotte durante tutto l’anno che per annunciare qualcosa che sapevamo da tempo… (me lo vedo tipo volantino fotografato in obliquo sulle inferriate sotto la Tribuna).
Fra quelle mai scattate, il posto d’onore spetta senz’altro all’addio di capitan Di Livio, dissoltosi in un malinconico ed assordante silenzio, ma il gradino più alto è senz’altro occupato dalla foto che non ritrarrà la posa della prima pietra della Cittadella…
Vedi Andrea, le “promesse istituzionali” di cui adesso parli, sono state per lungo tempo il segreto di Pulcinella del vostro arrivo a Firenze, e lì hai ragione quando apri parlando di “rifondazione”, quando ci rammenti che dovremmo essere particolarmente sensibili alla necessità che i Bilanci siano solidi “visto il dramma finanziario vissuto in altri momenti” e quando chiudi con l’orgoglio di averla “rifondata dal nulla” questa squadra.
Ma sono stati proprio certi segreti di Pulcinella a logorare l’ambiante ed a creare tensioni… ti hanno troppo a lungo impedito di parlare chiaramente, hanno imposto ripetute excusatio non petite (passami questa declinazione così smaccatamente maccheronica), e soprattutto hanno ingenerato quel generale clima di “non detto” in cui ogni decisione assunta dalla Società ha prestato il fianco a fastidiose letture dietrologiche…
Andrea, te lo dico sinceramente, se mi guardo indietro e se penso alla rosa ed alle aspettative di qualche anno fa, ho serie difficoltà a credere fino in fondo che questa rosa e le minori aspettative di questi due anni non siano principalmente la risposta (trasversale) della proprietà ad una serie di “promesse istituzionali” non mantenute… è questa la sensazione che agita quella che tu definisci la reazione “scomposta, rumorosa e incivile di un gruppetto di persone che certo non pensano al bene della maglia Viola e al futuro”... ma che con altrettanta certezza, aggiungo, non riescono a buttar giù che che la loro Viola sia stata e continui ad essere così apertamente niente più che lo strumento che qualcun altro ha utilizzato e sta utilizzando per finalità (proprie) così diverse da fin troppo semplici logiche dei tifosi...
I tifosi... E’ la seconda volta in meno di un mese che la Società fa appello ai “veri tifosi” della Fiorentina (“veri e sani tifosi viola” ebbe a definirli da facebook il vostro adetto stampa Teotino... circa il quale personaggio, queste pagine si sono già espresse… direi a titolo definitivo…).
Come sopra Andrea, te lo dico sinceramente, io non penso crediate sul serio che esistano “veri tifosi viola” e “non-veri tifosi viola”… Penso invece, e penso lo creda anche tu, che esista, UNICO, COMPATTO, mi piace credere INCROLLABILE, il “TIFO VIOLA”, che come ogni umana aggregazione accoglie persone fatte da diversi stampi, nessuno meno degno dell’altro, che hanno in comune la stessa passione, che tuttavia è nata, è cresciuta e si manifesta in modi diversi… Ciò non toglie che ci siano delle “teste calde”, né che alcune manifestazioni siano state offensive e persino incivili (prenderei personalmente a ceffoni il primo che vi ha chiamato “ciabattini” e tutti quelli che l’hanno seguito…), ma non per questo debbono necessariamente essere tacciate provenire da qualcuno che non pensa “al bene della maglia Viola e al futuro”…
Del pari, trovo non sia legittima, da parte della proprietà, questa specie di caccia alle streghe con cui sta tentando di ostracizzare i presunti “non-veri tifosi viola”, identificandoli tout-court con quelli che contestano, quale contraltare eleggendo a “veri tifosi viola” quelli che fino ad ora sono rimasti in silenzio…
Ancora sinceramente Andrea, non credo tu pensi possa realmente svolgersi quello che definisci “un dibattito serio e civile tra tutti i tifosi veri, la Città e le istituzioni, Sindaco in testa, perché siano resi chiari il loro pensiero e i loro desideri, in modo che anche noi possiamo prendere con serietà e civiltà le nostre decisioni”, così come non credo tu pensi possa realmente arrivare una concreta risposta su “cosa farete voi per la vostra Squadra: come la sosterrete e con chi volete proseguire il vostro cammino futuro”
Anche perché… come/dove lo facciamo questo dibattito… ci aprite il Franchi una sera e seduti sul prato deliberiamo per alzata di mano a mo’ di riunione di condominio? Ci aprite un forum dedicato su ViolaChannel.tv (o sulla pagina facebook di Teotino…) e, previa registrazione certificata di “veri tifosi viola”, facciamo una seduta online per deliberare il testo di un risposta condivisa?... al di là di scenari di questo tipo, che restano da pura utopia, le domande che poni sono destinate a restare senza risposta…
Traspare però un segnale importante da quelle domande… muovono dalla consapevolezza, e la svelano, che la Fiorentina è patrimonio di Firenze e dei fiorentini, e che proprio i fiorentini dovrebbero riuscire a rendersi responsabili della vita e delle vicende della Fiorentina… nella buona e nella cattiva e sorte… in ricchezza e in povertà… posto che tanto la Viola ce la porteremo dentro finché morte non ci separi…
E allora, caro Andrea, VIOLAUTOCRACY ti risponde PRESENTE.
Non so dirti se io che l’ho scelto come pseudonimo possa definirmi un “vero tifoso viola”, né posso garantirti che fra i 1.341 lettori che, ad oggi, sono passati da queste pagine non si annidi qualche “non-vero tifoso viola”…
Posso però dirti che di idee e di proposte concrete ne ho molte e tutte muoverebbero nella direzione che hai tracciato, rispondendo alle domande fondamentali che ci poni… dovresti solo essere disponibile a modificarne un minimo il tenore letterale da “cosa FARETE voi per la vostra squadra” in “cosa FARESTE voi per la vostra squadra SE AVESTE la possibilità di farlo”?
Ecco Andrea, senza arrogarmi l’onore e l’onere di una qualsiasi rappresentatività, se la tua lettera aperta non è stata solo una mossa mediatica niente più di facciata (tipo il "Patto con Firenze"...), se davvero cioè vuoi provare a trovarle le risposte alle domande che ci hai posto... beh è facile... scrivimi... invitami... oppure fai in modo che sia io a poterti invitare, sono a Firenze fino al 12 e ci ritorno il 27… e stai pur certo che non parleremo di allenatori, di giocatori, di tattiche o di campagne acquisti… Firenze ed i fiorentini lo sanno bene che se vuoi leggere i nomi devi guardare la maglia di spalle, ma che se vuoi vedere il giglio devi guardarla all’altezza del cuore …
Il primo: scrivo dandoti “del tu”, come si fa con quei personaggi pubblici ai quali ci si sente vicini, senza che ciò debba essere intesa una confidenza autorizzata/contraccambiata oppure, peggio, una mancanza di rispetto.
Il secondo: per quanto autocitarsi sia totalmente inelegante, trascrivo fedelmente l’abbrivio del pezzo pubblicato su queste pagine nel maggio 2010 (Da Dante a Cesare… e viceversa): “… Firenze è bianca o è nera… è guelfa o è ghibellina… è il nostro DNA secolare… portiamo dentro, inconsapevoli, l’innata e stacanovistica capacità di essere bastian contrari ad oltranza, a dispetto di ogni logica, anche la più evidente e conclamata…” Ti invito a leggerlo d’un fiato quel pezzo Andrea (oddio, ti inviterei a leggere anche gli altri, non sono molti…). E’ stato scritto di getto l’ultimo pomeriggio che Prandelli è entrato al Franchi con la nostra tuta addosso, è breve, ma credo che centri il punto focale della questione… Non dico tu lo debba accettare, ma è così che vanno le cose da queste parti, e ci vanno da secoli… Firenze è capace di amare e contemporaneamente odiare la stessa cosa, senza smettere un istante di amarla né di odiarla… “conosciamo il gusto di dividerci per poi riunirci da lontano, quandunque nel tempo, ovunque nello spazio… riusciamo a vivere anche il più astioso degli addio come un arrivederci sincero, convinto, amichevole”…
Esaurite le premesse, veniamo ai contenuti ed iniziamo dalle fotografie.
Rispetto a quelle che citi, ne ho altre che ritengo di pari lignaggio ancorché personalissime… non vengo spesso al Franchi, in parte mea culpa, ma soprattutto autodifesa… non posso piangere ogni volta che ci metto piede, e la cosa è puntualmente successa in tutte le mie più recenti apparizioni: la sera in cui abbiamo festeggiato il ritorno del labaro viola sulla punta della Maratona, la sera di Fiorentina – Perugia e del gol di Fantini, il pomeriggio di Fiorentina – Brescia e delle lacrime di Di Livio e Riganò… sono persino riuscito a commuovermi per la Curva che si alzava all’ingresso del Mister prima dell’amichevole con il Paris Saint Germain… potrò continuare così…??
Ci sono però anche altre foto Andrea… alcune un po’ sfocate (quelle, per intendersi, in cui i soggetti sono perfettamente centrati, ma i contorni risultano troppo indefiniti), altre che non sono state e che non saranno mai scattate…
Fra quelle sfocate, su tutte, ne campeggiano un paio scattate al culmine della farsesca gestione dell’affair Prandelli… quel pullman in lontananza verso l’aeroporto per il Canada senza il mister a bordo… quel comunicato stampa che sembrava scritto più per mettere al riparo la federazione dalle trattative illegittimamente condotte durante tutto l’anno che per annunciare qualcosa che sapevamo da tempo… (me lo vedo tipo volantino fotografato in obliquo sulle inferriate sotto la Tribuna).
Fra quelle mai scattate, il posto d’onore spetta senz’altro all’addio di capitan Di Livio, dissoltosi in un malinconico ed assordante silenzio, ma il gradino più alto è senz’altro occupato dalla foto che non ritrarrà la posa della prima pietra della Cittadella…
Vedi Andrea, le “promesse istituzionali” di cui adesso parli, sono state per lungo tempo il segreto di Pulcinella del vostro arrivo a Firenze, e lì hai ragione quando apri parlando di “rifondazione”, quando ci rammenti che dovremmo essere particolarmente sensibili alla necessità che i Bilanci siano solidi “visto il dramma finanziario vissuto in altri momenti” e quando chiudi con l’orgoglio di averla “rifondata dal nulla” questa squadra.
Ma sono stati proprio certi segreti di Pulcinella a logorare l’ambiante ed a creare tensioni… ti hanno troppo a lungo impedito di parlare chiaramente, hanno imposto ripetute excusatio non petite (passami questa declinazione così smaccatamente maccheronica), e soprattutto hanno ingenerato quel generale clima di “non detto” in cui ogni decisione assunta dalla Società ha prestato il fianco a fastidiose letture dietrologiche…
Andrea, te lo dico sinceramente, se mi guardo indietro e se penso alla rosa ed alle aspettative di qualche anno fa, ho serie difficoltà a credere fino in fondo che questa rosa e le minori aspettative di questi due anni non siano principalmente la risposta (trasversale) della proprietà ad una serie di “promesse istituzionali” non mantenute… è questa la sensazione che agita quella che tu definisci la reazione “scomposta, rumorosa e incivile di un gruppetto di persone che certo non pensano al bene della maglia Viola e al futuro”... ma che con altrettanta certezza, aggiungo, non riescono a buttar giù che che la loro Viola sia stata e continui ad essere così apertamente niente più che lo strumento che qualcun altro ha utilizzato e sta utilizzando per finalità (proprie) così diverse da fin troppo semplici logiche dei tifosi...
I tifosi... E’ la seconda volta in meno di un mese che la Società fa appello ai “veri tifosi” della Fiorentina (“veri e sani tifosi viola” ebbe a definirli da facebook il vostro adetto stampa Teotino... circa il quale personaggio, queste pagine si sono già espresse… direi a titolo definitivo…).
Come sopra Andrea, te lo dico sinceramente, io non penso crediate sul serio che esistano “veri tifosi viola” e “non-veri tifosi viola”… Penso invece, e penso lo creda anche tu, che esista, UNICO, COMPATTO, mi piace credere INCROLLABILE, il “TIFO VIOLA”, che come ogni umana aggregazione accoglie persone fatte da diversi stampi, nessuno meno degno dell’altro, che hanno in comune la stessa passione, che tuttavia è nata, è cresciuta e si manifesta in modi diversi… Ciò non toglie che ci siano delle “teste calde”, né che alcune manifestazioni siano state offensive e persino incivili (prenderei personalmente a ceffoni il primo che vi ha chiamato “ciabattini” e tutti quelli che l’hanno seguito…), ma non per questo debbono necessariamente essere tacciate provenire da qualcuno che non pensa “al bene della maglia Viola e al futuro”…
Del pari, trovo non sia legittima, da parte della proprietà, questa specie di caccia alle streghe con cui sta tentando di ostracizzare i presunti “non-veri tifosi viola”, identificandoli tout-court con quelli che contestano, quale contraltare eleggendo a “veri tifosi viola” quelli che fino ad ora sono rimasti in silenzio…
Ancora sinceramente Andrea, non credo tu pensi possa realmente svolgersi quello che definisci “un dibattito serio e civile tra tutti i tifosi veri, la Città e le istituzioni, Sindaco in testa, perché siano resi chiari il loro pensiero e i loro desideri, in modo che anche noi possiamo prendere con serietà e civiltà le nostre decisioni”, così come non credo tu pensi possa realmente arrivare una concreta risposta su “cosa farete voi per la vostra Squadra: come la sosterrete e con chi volete proseguire il vostro cammino futuro”
Anche perché… come/dove lo facciamo questo dibattito… ci aprite il Franchi una sera e seduti sul prato deliberiamo per alzata di mano a mo’ di riunione di condominio? Ci aprite un forum dedicato su ViolaChannel.tv (o sulla pagina facebook di Teotino…) e, previa registrazione certificata di “veri tifosi viola”, facciamo una seduta online per deliberare il testo di un risposta condivisa?... al di là di scenari di questo tipo, che restano da pura utopia, le domande che poni sono destinate a restare senza risposta…
Traspare però un segnale importante da quelle domande… muovono dalla consapevolezza, e la svelano, che la Fiorentina è patrimonio di Firenze e dei fiorentini, e che proprio i fiorentini dovrebbero riuscire a rendersi responsabili della vita e delle vicende della Fiorentina… nella buona e nella cattiva e sorte… in ricchezza e in povertà… posto che tanto la Viola ce la porteremo dentro finché morte non ci separi…
E allora, caro Andrea, VIOLAUTOCRACY ti risponde PRESENTE.
Non so dirti se io che l’ho scelto come pseudonimo possa definirmi un “vero tifoso viola”, né posso garantirti che fra i 1.341 lettori che, ad oggi, sono passati da queste pagine non si annidi qualche “non-vero tifoso viola”…
Posso però dirti che di idee e di proposte concrete ne ho molte e tutte muoverebbero nella direzione che hai tracciato, rispondendo alle domande fondamentali che ci poni… dovresti solo essere disponibile a modificarne un minimo il tenore letterale da “cosa FARETE voi per la vostra squadra” in “cosa FARESTE voi per la vostra squadra SE AVESTE la possibilità di farlo”?
Ecco Andrea, senza arrogarmi l’onore e l’onere di una qualsiasi rappresentatività, se la tua lettera aperta non è stata solo una mossa mediatica niente più di facciata (tipo il "Patto con Firenze"...), se davvero cioè vuoi provare a trovarle le risposte alle domande che ci hai posto... beh è facile... scrivimi... invitami... oppure fai in modo che sia io a poterti invitare, sono a Firenze fino al 12 e ci ritorno il 27… e stai pur certo che non parleremo di allenatori, di giocatori, di tattiche o di campagne acquisti… Firenze ed i fiorentini lo sanno bene che se vuoi leggere i nomi devi guardare la maglia di spalle, ma che se vuoi vedere il giglio devi guardarla all’altezza del cuore …
sabato 23 luglio 2011
VIENI AVANTI... TEOTINO!
Non credo me ne vorrà Paolo Ziliani se mi sono permesso di rubare un soffio della sua ironia e di farne il titolo di questo post (Fonte, “Non si fanno queste cose a cinque minuti dalla fine” – Pagg. da 73 a 77 - Balle, Insulti e Vecchi Tromboni - tratto da“Il Blog di Paolo Ziliani”:
http://www.paoloziliani.it/capitolo.asp?id=5).
E dire che, beata ignoranza, neanche sapevo che esistesse un Gianfranco Teotino (poi ho capito perché…) fino allo scorso, afosissimo, 14 di luglio quando, fresco di conferma nella carica, il Presidente della Fiorentina, Mario Cognigni, ci ha messi a parte di un’acuta riflessione autocritica e della soluzione adottata : “C’era un vuoto comunicativo, che abbiamo colmato col dottor Teotino. Con lui copriamo l’aspetto della comunicazione”.
E dire che, beata ingenuità, ho pure pensato qualcosa che suonava tipo… “Bene, era l’ora! Speriamo che abbiano scelto qualcuno in grado di far sentire la voce della Viola quando serve…”.
Ebbene… gli sono bastati due giorni… no, dico … DUE GIORNI … e…
“Gli ultimi anni e gli ultimi giorni della vita di Antognoni sono costellati di sgarbi nei confronti della proprietà della Fiorentina.” Firmato, Gianfranco Teotino.
… citazione per citazione (ed anche qua non me ne voglia cotanto sommo autore…) mi verrebbe tanto da dire: “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”!!
Ho così avvertito l’esigenza di colmarla quella beata ignoranza di cui dicevo prima… di capire CHI MAI fosse in realtà Gianfranco Teotino… e devo dire che è stata l’elegante risposta data dagli “Addetti Stampa - Facebook” di Antognoni (Antonio, perdomani se non riesco a credere possa averla scritta sul serio te…) ad instillarmi qualcosa più di un dubbio:
"I continui attacchi mediatici rivolti alla mia persona negli ultimi tempi mi spingono a rompere il silenzio da me sempre sostenuto come unica forma di rispetto verso me stesso e verso le persone che mi sostengono. Gradirei che certe affermazioni inesatte e false fossero a me rivolte direttamente, affinché mi sia data la possibilità di rispondere in modo corretto e leale come é tipico fare fra persone di spessore!"
SPESSORE!
E’ stata questa la scintilla… la domanda che in realtà mi stavo ponendo era… in virtù di quale GRANDE SPESSORE professionale sarà stato selezionato ‘sto fior di Teotino?
Ho fatto qualche breve ricerca, non c’è tantissimo in internet, ma ho capito che ha alle spalle un’invidiabile carriera giornalistica e che in epoca recente è stato vicedirettore di Tuttosport… “Le credenziali sono ottime – ho pensato – forse sarà stata solo un’infelice uscita estemporanea… magari c’è stato un frainteso… è uno che di certo il suo mestiere lo sa fare, magari esprime concetti un po’ generalisti, ma come comunicatore risulta credibile” (e questo, ad onor del vero, me lo sono detto dopo avere sentito queste dichiarazioni del giugno 2010)
Mi sono tuttavia imbattuto anche in altre dichiarazioni… era l’aprile del 2007… (guardando i rispettivi video mi sono sorpreso anche a chiedermi se con l’andare degli anni sia solo e semplicemente dimagrito o se da quella faccia non sia per caso transitato del botulino…).
Nella prima si affronta il tema del suo scilipotiano salto dalle colonne de “Il Romanista” alla carica di Vice Direttore di Tuttosport, ed il buon Teotino ci regala un primo assaggio della sua innegabile capacità di loquela anche se, più che su ciò che dice, mi pare che l’attenzione andrebbe posta su quello che non dice… “Non potrei mai fare il vicedirettore del romanista perché… è un tipo di giornale che io non sentirei mio cioè, nel senso che non potrei cambiare le mie idee per metterle al servizio di una squadra come quelli che lavorano per “Il Romanista” devono giustamente fare perché questo è il loro lavoro…” Mi sono chiesto… quali sono queste tue “idee” che non potresti cambiare… mica che sotto sotto… ma no dai, cosa vado a pensare… figurati se avrebbero portato a Firenze proprio "uno di quelli"...
C’è di più però…
Con loquela decisamente più incerta (indizio che di solito è rivelatore…), parlando di Calciopoli e delle Sentenze che di tempo in tempo hanno sfumato i crudi contorni dei primi verdetti di condanna, eccolo qui il Teotino pensiero… 30 accorati secondi di arringa che vanno dal minuto 1:06 al minuto 1:35 su 2:51 minuti del filmato che riporto di seguito e che ho ritenuto di sbobinare fedelmente (voi però guardatelo, lascia senz’altro un’impressione più incisiva…)
“Credo che alla fine abbia pagato… SOLTANTO… IN MODO COSI’ CLAMOROSO UNA SQUADRA SOLA CHE E’ LA JUVENTUS … non SOLTANTO … nel senso che anche Fiorentina e Milan probabilmente avrebbero avuto una stagione molto diversa senza le penalizzazioni, però comunque Fiorentina e Milan sono state responsabili… come… di più no, ma… quasi come… forse… in certi casi come la Juventus e invece se la sono cavata” !
CE LA SIAMO CAVATA??
Si diceva…? Ah, già… Quali erano quelle tue “idee” che non avresti potuto cambiare… ma mica che sotto sotto sei davvero gobbo fino al midollo caro il mio Teotino… ? No, perché se così fosse, e forse persino senza rendertene conto, lo sai che in parte ci hai proprio preso in quello che ti sei permesso di scrivere su Facebook:
"La maleducazione di pochi mi costringe a restringere l'accesso al mio profilo. E anche a interrompere il filo diretto con i (veri e sani) tifosi della Fiorentina. Mi spiace, ma evidentemente i tempi non sono maturi”
Esatto!
I TEMPI NON SONO e aggiungo NON SARANNO MAI MATURI PER FARCI RAPPRESENTARE DA UN GOBBO !!
I “veri e sani” tifosi della Fiorentina, caro il mio fior di Teotino, erano sotto lo Stadio la sera del 14 luglio del 2006 (quando si dicono le casualità… cinque anni esatti prima del tuo ingresso in Fiorentina), quando la Sentenza di I Grado su Calciopoli, quella emessa dalla Commissione d’Appello Federale, ci aveva mandato in Serie B ed affibbiato 12 punti di penalizzazione dopo che eravamo stati tutto un campionato ad assistere a continui scempi ai nostri danni (vogliamo parlare del mani di Zauri nella partita che, secondo Lotito, ADV avrebbe chiesto di poter pareggiare...?) e mentre tu pensavi che la Fiorentina era responsabile “come… di più no, ma… quasi come… forse… in certi casi come la Juventus…”
Eravamo in 200/250, lo dico con orgoglio perché IO c’ero (cazzo!) e mi vergogno di Firenze e dei Fiorentini se ripenso che nemmeno una settimana prima la città aveva fatto i caroselli dopo la finale dei mondiali di Germania… in 200/250… c’era un vecchio che piangeva seduto sul gradino dello Scheggi… c’era chi si abbracciava anche se non si conosceva… e pensare che per quei 200/250 TIFOSI VERI E SANI, si è persino mobilitato un imponente schieramento di forze dell’Ordine che riempiva il Viale dei Mille chiuso al traffico da Via Marconi fino all’incrocio con Viale Fanti…
E adesso… tu che neanche sai dove sia lo Scheggi e quale sia Via Marconi, pensi di poter venire a casa nostra ad insultare Antonio (sarà mica che ancora non ti è andata giù che che si sia sempre rifiutato di mettersi a strisce...?), ed a pontificare su chi sono e su chi non sono i “tifosi (veri e sani) della Fiorentina”? Penserai mica veramente che bastino quattro messaggi sfigati su Facebook a legittimarti nel ruolo che ti hanno affidato?
VIOLAUTOCRACY non è una testata giornalistica e non credo lo sarà mai… ma se lo fosse sarebbero certe tue sentite dichiarazioni la prima cosa di cui ti toccherebbe rendere conto alla città non appena tu mettessi il naso fuori da Facebook…
Facebook... VIOLAUTOCRACY non c'è su Facebook e non credo ci si metterà mai… ma sono convinto che qualcuno fra coloro che hanno la bontà di passare di tanto in tanto da queste pagine si farà diligente nel riportare il messaggio… Vieni avanti Teotino… se non sono solo dichiarazioni di facciata, e se ci tieni davvero ad aprire un filo diretto con i veri e sani tifosi della Fiorentina, inizia col dirci chiaramente da che parte stai…
http://www.paoloziliani.it/capitolo.asp?id=5).
E dire che, beata ignoranza, neanche sapevo che esistesse un Gianfranco Teotino (poi ho capito perché…) fino allo scorso, afosissimo, 14 di luglio quando, fresco di conferma nella carica, il Presidente della Fiorentina, Mario Cognigni, ci ha messi a parte di un’acuta riflessione autocritica e della soluzione adottata : “C’era un vuoto comunicativo, che abbiamo colmato col dottor Teotino. Con lui copriamo l’aspetto della comunicazione”.
E dire che, beata ingenuità, ho pure pensato qualcosa che suonava tipo… “Bene, era l’ora! Speriamo che abbiano scelto qualcuno in grado di far sentire la voce della Viola quando serve…”.
Ebbene… gli sono bastati due giorni… no, dico … DUE GIORNI … e…
“Gli ultimi anni e gli ultimi giorni della vita di Antognoni sono costellati di sgarbi nei confronti della proprietà della Fiorentina.” Firmato, Gianfranco Teotino.
… citazione per citazione (ed anche qua non me ne voglia cotanto sommo autore…) mi verrebbe tanto da dire: “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”!!
Ho così avvertito l’esigenza di colmarla quella beata ignoranza di cui dicevo prima… di capire CHI MAI fosse in realtà Gianfranco Teotino… e devo dire che è stata l’elegante risposta data dagli “Addetti Stampa - Facebook” di Antognoni (Antonio, perdomani se non riesco a credere possa averla scritta sul serio te…) ad instillarmi qualcosa più di un dubbio:
"I continui attacchi mediatici rivolti alla mia persona negli ultimi tempi mi spingono a rompere il silenzio da me sempre sostenuto come unica forma di rispetto verso me stesso e verso le persone che mi sostengono. Gradirei che certe affermazioni inesatte e false fossero a me rivolte direttamente, affinché mi sia data la possibilità di rispondere in modo corretto e leale come é tipico fare fra persone di spessore!"
SPESSORE!
E’ stata questa la scintilla… la domanda che in realtà mi stavo ponendo era… in virtù di quale GRANDE SPESSORE professionale sarà stato selezionato ‘sto fior di Teotino?
Ho fatto qualche breve ricerca, non c’è tantissimo in internet, ma ho capito che ha alle spalle un’invidiabile carriera giornalistica e che in epoca recente è stato vicedirettore di Tuttosport… “Le credenziali sono ottime – ho pensato – forse sarà stata solo un’infelice uscita estemporanea… magari c’è stato un frainteso… è uno che di certo il suo mestiere lo sa fare, magari esprime concetti un po’ generalisti, ma come comunicatore risulta credibile” (e questo, ad onor del vero, me lo sono detto dopo avere sentito queste dichiarazioni del giugno 2010)
Mi sono tuttavia imbattuto anche in altre dichiarazioni… era l’aprile del 2007… (guardando i rispettivi video mi sono sorpreso anche a chiedermi se con l’andare degli anni sia solo e semplicemente dimagrito o se da quella faccia non sia per caso transitato del botulino…).
Nella prima si affronta il tema del suo scilipotiano salto dalle colonne de “Il Romanista” alla carica di Vice Direttore di Tuttosport, ed il buon Teotino ci regala un primo assaggio della sua innegabile capacità di loquela anche se, più che su ciò che dice, mi pare che l’attenzione andrebbe posta su quello che non dice… “Non potrei mai fare il vicedirettore del romanista perché… è un tipo di giornale che io non sentirei mio cioè, nel senso che non potrei cambiare le mie idee per metterle al servizio di una squadra come quelli che lavorano per “Il Romanista” devono giustamente fare perché questo è il loro lavoro…” Mi sono chiesto… quali sono queste tue “idee” che non potresti cambiare… mica che sotto sotto… ma no dai, cosa vado a pensare… figurati se avrebbero portato a Firenze proprio "uno di quelli"...
C’è di più però…
Con loquela decisamente più incerta (indizio che di solito è rivelatore…), parlando di Calciopoli e delle Sentenze che di tempo in tempo hanno sfumato i crudi contorni dei primi verdetti di condanna, eccolo qui il Teotino pensiero… 30 accorati secondi di arringa che vanno dal minuto 1:06 al minuto 1:35 su 2:51 minuti del filmato che riporto di seguito e che ho ritenuto di sbobinare fedelmente (voi però guardatelo, lascia senz’altro un’impressione più incisiva…)
“Credo che alla fine abbia pagato… SOLTANTO… IN MODO COSI’ CLAMOROSO UNA SQUADRA SOLA CHE E’ LA JUVENTUS … non SOLTANTO … nel senso che anche Fiorentina e Milan probabilmente avrebbero avuto una stagione molto diversa senza le penalizzazioni, però comunque Fiorentina e Milan sono state responsabili… come… di più no, ma… quasi come… forse… in certi casi come la Juventus e invece se la sono cavata” !
CE LA SIAMO CAVATA??
Si diceva…? Ah, già… Quali erano quelle tue “idee” che non avresti potuto cambiare… ma mica che sotto sotto sei davvero gobbo fino al midollo caro il mio Teotino… ? No, perché se così fosse, e forse persino senza rendertene conto, lo sai che in parte ci hai proprio preso in quello che ti sei permesso di scrivere su Facebook:
"La maleducazione di pochi mi costringe a restringere l'accesso al mio profilo. E anche a interrompere il filo diretto con i (veri e sani) tifosi della Fiorentina. Mi spiace, ma evidentemente i tempi non sono maturi”
Esatto!
I TEMPI NON SONO e aggiungo NON SARANNO MAI MATURI PER FARCI RAPPRESENTARE DA UN GOBBO !!
I “veri e sani” tifosi della Fiorentina, caro il mio fior di Teotino, erano sotto lo Stadio la sera del 14 luglio del 2006 (quando si dicono le casualità… cinque anni esatti prima del tuo ingresso in Fiorentina), quando la Sentenza di I Grado su Calciopoli, quella emessa dalla Commissione d’Appello Federale, ci aveva mandato in Serie B ed affibbiato 12 punti di penalizzazione dopo che eravamo stati tutto un campionato ad assistere a continui scempi ai nostri danni (vogliamo parlare del mani di Zauri nella partita che, secondo Lotito, ADV avrebbe chiesto di poter pareggiare...?) e mentre tu pensavi che la Fiorentina era responsabile “come… di più no, ma… quasi come… forse… in certi casi come la Juventus…”
Eravamo in 200/250, lo dico con orgoglio perché IO c’ero (cazzo!) e mi vergogno di Firenze e dei Fiorentini se ripenso che nemmeno una settimana prima la città aveva fatto i caroselli dopo la finale dei mondiali di Germania… in 200/250… c’era un vecchio che piangeva seduto sul gradino dello Scheggi… c’era chi si abbracciava anche se non si conosceva… e pensare che per quei 200/250 TIFOSI VERI E SANI, si è persino mobilitato un imponente schieramento di forze dell’Ordine che riempiva il Viale dei Mille chiuso al traffico da Via Marconi fino all’incrocio con Viale Fanti…
E adesso… tu che neanche sai dove sia lo Scheggi e quale sia Via Marconi, pensi di poter venire a casa nostra ad insultare Antonio (sarà mica che ancora non ti è andata giù che che si sia sempre rifiutato di mettersi a strisce...?), ed a pontificare su chi sono e su chi non sono i “tifosi (veri e sani) della Fiorentina”? Penserai mica veramente che bastino quattro messaggi sfigati su Facebook a legittimarti nel ruolo che ti hanno affidato?
VIOLAUTOCRACY non è una testata giornalistica e non credo lo sarà mai… ma se lo fosse sarebbero certe tue sentite dichiarazioni la prima cosa di cui ti toccherebbe rendere conto alla città non appena tu mettessi il naso fuori da Facebook…
Facebook... VIOLAUTOCRACY non c'è su Facebook e non credo ci si metterà mai… ma sono convinto che qualcuno fra coloro che hanno la bontà di passare di tanto in tanto da queste pagine si farà diligente nel riportare il messaggio… Vieni avanti Teotino… se non sono solo dichiarazioni di facciata, e se ci tieni davvero ad aprire un filo diretto con i veri e sani tifosi della Fiorentina, inizia col dirci chiaramente da che parte stai…
sabato 4 giugno 2011
MA COM'E' DIVENTATO BUONO FIORENTINA.IT ... !!
Ho letto d'un fiato l'articolo che trovate al link che riporto di seguito... e sono rimasto attonito... leggetelo, leggetelo... (probabilmente se siete arrivati qui l'avete già letto anche voi, ma mi è sembrato doveroso consentirne la lettura integrale a chi fosse capitato qui per caso, o a chi ci capiterà tra qualche tempo ed altrimenti non si potrebbe orientare...)
(Fonte: www.Fiorentina.it)
Ecco... ora che l'avete letto osservo... non bastava un direttore (De Luca) che scrive in un italiano prosastico fuori dal tempo e dallo spazio, adesso abbiamo anche redattori mielosi con il palazzo...
PRIMA CHE CE LO FACCIANO SCORDARE (ed è a questa finalità che ho l'impressione debba contribuire ampia parte della ridda di critiche sentite muovere nel corso dell'anno contro Mihajlovic, fondamentalmente colpevole di essere nazista quel filino di troppo per poter stare nelle grazie della Firenze rossa e falsa perbenista che da troppo tempo è la Firenze che conta...), PRIMA CHE QUALCUNO SE LO SCORDI, dicevo, e PRIMA DI PARLARE DELL'ITALIA DI PRANDELLI CHE VINCE E CHE ADDIRITTURA PIACE, sarebbe bene rammentarci che questa nazionale è nata sulle ceneri di una stagione viola (quella 2009/2010) distrutta da errori arbitrali vergognosi occorsi in concomitanza del un continuo rincorrersi di voci su Prandelli e la Nazionale... sarebbe bene ricordare che ad ogni smentita seguiva una svista più clamorosa della precedente... sarebbe bene ricordare l’incredibile, assordante, silenzio opposto da Lega e Federazione (quei soliti due organismi di stampo “curioso” più volte citati in queste pagine cioè...) alla mirata prestazione di Ovrebo che, guarda caso, è sfuggita pure ai redattori del sito ufficiale dell’UEFA...
E della conclusione del pezzo ne vogliamo parlare...? Quando la Figc annunciò Prandelli come nuovo ct della Nazionale all’indomani del fallimento sudafricano contro la Nuova Zelanda tutti pensammo: "Povero Cesare, ma chi te lo ha fatto fare?"
"TUTTI" PENSAMMO ...???
CHI SONO QUESTI "TUTTI" CHE PENSARONO ??
Io mi chiamo fuori! Parafrasando il Necchi... quando fu annunciato Prandelli alla nazionale pensavo tutt'altro... ma è meglio che un lo dica...
Signori, questo si chiama "lavaggio del cervello", o quanto meno ne rappresenta un ingenuo (??) tentativo... nel mio piccolo, spero di averlo rintuzzato... con la serena speranza che la memoria di Firenze sia granitica almeno quanto la mia...
Quanto all'Italia di Prandelli, beh... che giochi, che vinca e che piaccia quanto gli pare... semplicemente, continuerà a non essere la mia nazionale al pari di tutte quelle che l'hanno preceduta.
(Fonte: www.Fiorentina.it)
Ecco... ora che l'avete letto osservo... non bastava un direttore (De Luca) che scrive in un italiano prosastico fuori dal tempo e dallo spazio, adesso abbiamo anche redattori mielosi con il palazzo...
PRIMA CHE CE LO FACCIANO SCORDARE (ed è a questa finalità che ho l'impressione debba contribuire ampia parte della ridda di critiche sentite muovere nel corso dell'anno contro Mihajlovic, fondamentalmente colpevole di essere nazista quel filino di troppo per poter stare nelle grazie della Firenze rossa e falsa perbenista che da troppo tempo è la Firenze che conta...), PRIMA CHE QUALCUNO SE LO SCORDI, dicevo, e PRIMA DI PARLARE DELL'ITALIA DI PRANDELLI CHE VINCE E CHE ADDIRITTURA PIACE, sarebbe bene rammentarci che questa nazionale è nata sulle ceneri di una stagione viola (quella 2009/2010) distrutta da errori arbitrali vergognosi occorsi in concomitanza del un continuo rincorrersi di voci su Prandelli e la Nazionale... sarebbe bene ricordare che ad ogni smentita seguiva una svista più clamorosa della precedente... sarebbe bene ricordare l’incredibile, assordante, silenzio opposto da Lega e Federazione (quei soliti due organismi di stampo “curioso” più volte citati in queste pagine cioè...) alla mirata prestazione di Ovrebo che, guarda caso, è sfuggita pure ai redattori del sito ufficiale dell’UEFA...
E della conclusione del pezzo ne vogliamo parlare...? Quando la Figc annunciò Prandelli come nuovo ct della Nazionale all’indomani del fallimento sudafricano contro la Nuova Zelanda tutti pensammo: "Povero Cesare, ma chi te lo ha fatto fare?"
"TUTTI" PENSAMMO ...???
CHI SONO QUESTI "TUTTI" CHE PENSARONO ??
Io mi chiamo fuori! Parafrasando il Necchi... quando fu annunciato Prandelli alla nazionale pensavo tutt'altro... ma è meglio che un lo dica...
Signori, questo si chiama "lavaggio del cervello", o quanto meno ne rappresenta un ingenuo (??) tentativo... nel mio piccolo, spero di averlo rintuzzato... con la serena speranza che la memoria di Firenze sia granitica almeno quanto la mia...
Quanto all'Italia di Prandelli, beh... che giochi, che vinca e che piaccia quanto gli pare... semplicemente, continuerà a non essere la mia nazionale al pari di tutte quelle che l'hanno preceduta.
mercoledì 13 ottobre 2010
E SE FOSSIMO STATI I PRIMI AD AVERLO DETTO??
Via, concedetemelo questo minimo di autocelebrazione... mi rendo conto che come "rassegna stampa" è un po' misera, ma di meglio, così sui due piedi non mi è riuscito di fare... Poi, come al solito, staremo a vedere, un conto è dire, ben altro conto è FARE... Chissà però cosa ne pensano Mazzocchi, Dossena e Collovati... :-)
P.S. Oh, alla fine è arrivata anche Fiorentina.it ... (Vedi Articolo)
P.S. Oh, alla fine è arrivata anche Fiorentina.it ... (Vedi Articolo)
E SE DOPO AVER ASSISTITO AL TRIONFO DELLA SLOVACCHIA…
… ci svegliassimo tra qualche giorno con la nazionale italiana fuori dagli Europei? Fantacalcio? Certo, detto così potrebbe sembrare … in fondo Mazzocchi, Collovati, Dossena non hanno avuto dubbi, da subito… la partita non va giocata e la Serbia la perderà tre a zero a tavolino… Beh, se lo dicono loro, a cui la RAI ha, di fatto, ascritto il diritto mediatico di orientare in diretta le opinioni del pubblico televisivo, c’è da crederci… anche se a me qualche dubbio resterebbe per la verità…
Era il 3 di novembre dell’anno UEFA 1998/99, e la Fiorentina giocava in casa, a Salerno, l’accesso agli ottavi di finale dell’allora Coppa UEFA (per i più giovani, sarebbe l’attuale Europa League, anche se il lignaggio della competizione, all’epoca, era di gran lunga superiore…).
I più corti di memoria si chiederanno perché a Salerno… storia lunga… in principio, successe nella primavera 1990 che a Perugia (in campo neutro perché a Firenze c’erano i lavori dello Stadio Mondiale), in prossimità del portiere del Werder Brema, durante la semifinale della Coppa UEFA 90/91, fu lanciato un petardo (dico UN petardo, non tipo una ventina di bombe carta…), che costò alla Viola di giocare ad Avellino la partita in casa della finale… in seguito, successe nella primavera 1997 che a Firenze (che strano, in casa sul serio…), durante la semifinale dell’allora Coppa delle Coppe (per i più giovani, non la giocano più…) persa contro il Barcellona, piovve qualche oggetto in campo in prossimità del guardalinee (sotto la maratona se la memoria non mi inganna), ed il Franchi venne squalificato per due turni a scontare nella successiva competizione, che fu la Coppa UEFA98/99. Il primo turno venne scontato a Bari, e per scontare meglio il secondo turno di squalifica, a qualcuno venne la brillante idea di andare a giocare a Salerno e di devolvere l’incasso alla popolazione colpita dalla tragedia di Sarno…
Era il 3 novembre 1998 dicevo, ed alla fine del primo tempo di Fiorentina –Grasshopper (con i Viola ormai praticamente qualificati) a qualcun altro venne la brillante idea di lanciare una bomba carta verso le squadre che rientravano negli spogliatoi (segnatamente verso Oliveira, verrà poi accertato)… ne fece qualche spesa il quarto uomo, ferito al ginocchio ed al collo, e l’arbitro decise di sospendere l’incontro… della questione furono investiti gli illuminati Giudici UEFA che a tempo di record (la sentenza è dell’8 novembre 1998… 5 giorni…):
1. sottolinearono che “… sulla base dell'articolo 6 del regolamento di disciplina dell'Uefa, Fiorentina Ac e' responsabile dell'ordine e della sicurezza all'interno dello stadio e nelle sue immediate vicinanze prima, durante e dopo la partita e che il club e' responsabile di ogni incidente, di qualsiasi natura … ;
2. valutarono “… circostanze aggravanti ed attenuanti. Il numero considerevole di precedenti del club toscano ha influito sulla decisione… “ (… già... un CONSIDEREVOLE petardo, e qualche CONSIDEREVOLE bottiglietta… );
3. riconobbero che “… l'incidente occorso durante l'intervallo mirava la squadra della Fiorentina e non i giocatori della squadra ospite ne' gli arbitri… “
4. precisarono che “… Senza queste circostanze attenuanti, la Fiorentina sarebbe anche stata esclusa dalle future competizioni interclub dell'Uefa… “ (niente di meno…);
5. esclusero la Fiorentina Ac dalla Coppa UEFA 1998/99.
(Fonte: Archivio RAI Sport)
A distanza di così tanto tempo, mi pare inutile commentare la cosa più di quanto già non abbiano fatto nel corso degli anni autorevoli soloni del nostro calcio parlato… semmai credo che non tutti sappiano che la cosa fu addirittura oggetto di un’interrogazione scritta prontamente messa a tacere dalla Corte di Giustizia Europea (Vedi Fonte)
Tornano ai nostri giorni, avranno sicuramente ragione Mazzocchi, Dossena e Collovati: la Serbia perderà la partita a tavolino per 3 a 0 e la nazionale del paese ospitante avrà la strada ancor più spianata verso la qualificazione europea in un girone già di per sé tutt’altro che impegnativo… mi chiedo tuttavia da dove possa discendere tanta proterva sicurezza, e ciò soprattutto dopo aver dato, istintivamente, un’occhiata al Codice Disciplinare FIFA, Sezione 9, Articoli 65, 66 e 67… li leggiamo insieme… vi va?
Art. 65. Organizzazione degli incontri
Le associazioni che organizzano gli incontri sono tenute a:
a) valutare il grado di rischio rappresentato dagli incontri e comunicare agli organi della Fifa quelli giudicati particolarmente ad elevato rischio;
b) rispettare ed attuare le regole vigenti in tema di sicurezza (regolamenti Fifa, leggi nazionali, accordi internazionali) e prendere tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti;
c) garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno;
d) tenere informate le autorità locali e collaborare con loro in modo attivo ed efficiente;
e) garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze e che gli incontri siano organizzati in modo appropriato.
Art. 66. Inosservanza
1. Qualsiasi associazione che non adempia ai propri obblighi ai sensi dell’Articolo 65 è passibile di ammenda.
2. In caso di infrazione grave dell’Articolo 65, è prevista l’applicazione di ulteriori sanzioni, tra cui l’interdizione dallo stadio (cfr. Articolo 26) o l’obbligo di giocare su terreno neutrale (cfr. Articolo 25).
3. È prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione (cfr. Articolo 7, comma 2).
Art. 67. Responsabilità della condotta degli spettatori
1. L’associazione o il club ospitanti sono ritenuti responsabili della cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni.
2. L’associazione o il club ospite sono ritenuti responsabili della cattiva condotta nell’ambito del proprio gruppo di spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni. I tifosi che occupano il settore di uno stadio destinato al pubblico fuori casa sono considerati tifosi appartenenti all’associazione ospite, salvo diversa dimostrazione.
3. Nella cattiva condotta rientrano gli episodi di violenza nei confronti di persone o cose, l’attivazione di congegni incendiari, il lancio di oggetti, l’esibizione di slogan ingiuriosi o di carattere politico in qualsiasi forma, esprimersi con parole o suoni offensivi o l’invasione del campo.
4. La responsabilità descritta ai punti 1 e 2 comprende anche gli incontri disputati su terreno neutrale, specialmente durante le finali.
Ecco, sempre istintivamente, avrei avuto qualche domanda per Mazzocchi, Dossena e Collovati…
A. Dopo avere collocato i tifosi serbi in un settore in cui, per vostra stessa ammissione, le Forze dell’Ordine non avevano possibilità di intervento priva di rischi, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante possa dire di aver preso “tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti”?
B. Dopo aver assistito al lancio di fumogeni, petardi e bengala, dopo che un tifoso serbo si è arrampicato fino ad una decina di metri di altezza maneggiando furiosamente delle tronchesi, dopo che una vetrata è stata mandata in frantumi a colpi di spranga… SIETE PROPRIO SICURI che i controlli all’ingresso siano stati svolti in modo da “garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze”?
C. Visti i punti A e B, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante sia stato in grado di correttamente “valutare il grado di rischio rappresentato” dall’incontro…?
D. Ed infine, visto che la partita è stata sospesa dall’arbitro dopo il lancio di fumogeni in direzione dell’area difesa dal portiere della squadra del paese ospitante… SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante medesimo abbia creato le condizioni atte a “garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno” (con l’aggravante dell’aggressione subita dal pullman della Serbia ad opera dei propri tifosi prima della partita)?.
Mi chiedo… com’è che Mazzocchi, Dossena e Collovati non sono stati minimamente sfiorati dall’idea che il paese ospitante possa dover subire le conseguenze previste dal Codice Disciplinare FIFA per responsabilità oggettiva (ammenda) in caso di “cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa”, soprattutto visto che è “prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione” e che “in caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni” …?!
In conclusione, vi sembra proprio Fantacalcio pensare che per i fatti di Genova, la nazionale del paese ospitante possa ricevere qualche sanzione... non so... pagare qualche fior di multa... giocare qualche partita a porte chiuse... e perché no, venire esclusa dalle qualificazioni ai prossimi Europei, anche senza che questo ne comporti l'automatica esclusione da qualche futura competizione FIFA...?
Ho l’impressione che ci stiano pensando in ben pochi… in fondo la linea mediatica RAI è stata chiarissima fin da subito:
- la colpa è stata ESCLUSIVAMENTE dei tifosi della Serbia (... una cinquantina ad occhio e croce... come si poteva fare a controllarli tutti quanti, cattivi ed armati fino ai denti com'erano...);
- le conseguenze devono ESCLUSIVAMENTE gravare su di loro (intendiamoci, se intanto li mettessero quanto meno in stato di fermo sarebbe cosa buona e giusta...);
- la partita deve essere data vinta a tavolino alla nazionale ospitante, con l'auspicio di sanzioni esemplari da comminarsi ESCLUSIVAMENTE alla nazionale serba.
Il tutto, mi pare chiaro, CON BUONA PACE DI OGNI PRINCIPIO DI UNIFORMITA' DI GIUDIZIO, e della magnanima decisione assunta a Ginevra il 9 novembre 1998, che ci fece fuori dalla Coppa UEFA 1998/99, ma non ci escluse "dalle future competizioni interclub dell'Uefa"... CHE CULO EH...!!
Era il 3 di novembre dell’anno UEFA 1998/99, e la Fiorentina giocava in casa, a Salerno, l’accesso agli ottavi di finale dell’allora Coppa UEFA (per i più giovani, sarebbe l’attuale Europa League, anche se il lignaggio della competizione, all’epoca, era di gran lunga superiore…).
I più corti di memoria si chiederanno perché a Salerno… storia lunga… in principio, successe nella primavera 1990 che a Perugia (in campo neutro perché a Firenze c’erano i lavori dello Stadio Mondiale), in prossimità del portiere del Werder Brema, durante la semifinale della Coppa UEFA 90/91, fu lanciato un petardo (dico UN petardo, non tipo una ventina di bombe carta…), che costò alla Viola di giocare ad Avellino la partita in casa della finale… in seguito, successe nella primavera 1997 che a Firenze (che strano, in casa sul serio…), durante la semifinale dell’allora Coppa delle Coppe (per i più giovani, non la giocano più…) persa contro il Barcellona, piovve qualche oggetto in campo in prossimità del guardalinee (sotto la maratona se la memoria non mi inganna), ed il Franchi venne squalificato per due turni a scontare nella successiva competizione, che fu la Coppa UEFA98/99. Il primo turno venne scontato a Bari, e per scontare meglio il secondo turno di squalifica, a qualcuno venne la brillante idea di andare a giocare a Salerno e di devolvere l’incasso alla popolazione colpita dalla tragedia di Sarno…
Era il 3 novembre 1998 dicevo, ed alla fine del primo tempo di Fiorentina –Grasshopper (con i Viola ormai praticamente qualificati) a qualcun altro venne la brillante idea di lanciare una bomba carta verso le squadre che rientravano negli spogliatoi (segnatamente verso Oliveira, verrà poi accertato)… ne fece qualche spesa il quarto uomo, ferito al ginocchio ed al collo, e l’arbitro decise di sospendere l’incontro… della questione furono investiti gli illuminati Giudici UEFA che a tempo di record (la sentenza è dell’8 novembre 1998… 5 giorni…):
1. sottolinearono che “… sulla base dell'articolo 6 del regolamento di disciplina dell'Uefa, Fiorentina Ac e' responsabile dell'ordine e della sicurezza all'interno dello stadio e nelle sue immediate vicinanze prima, durante e dopo la partita e che il club e' responsabile di ogni incidente, di qualsiasi natura … ;
2. valutarono “… circostanze aggravanti ed attenuanti. Il numero considerevole di precedenti del club toscano ha influito sulla decisione… “ (… già... un CONSIDEREVOLE petardo, e qualche CONSIDEREVOLE bottiglietta… );
3. riconobbero che “… l'incidente occorso durante l'intervallo mirava la squadra della Fiorentina e non i giocatori della squadra ospite ne' gli arbitri… “
4. precisarono che “… Senza queste circostanze attenuanti, la Fiorentina sarebbe anche stata esclusa dalle future competizioni interclub dell'Uefa… “ (niente di meno…);
5. esclusero la Fiorentina Ac dalla Coppa UEFA 1998/99.
(Fonte: Archivio RAI Sport)
A distanza di così tanto tempo, mi pare inutile commentare la cosa più di quanto già non abbiano fatto nel corso degli anni autorevoli soloni del nostro calcio parlato… semmai credo che non tutti sappiano che la cosa fu addirittura oggetto di un’interrogazione scritta prontamente messa a tacere dalla Corte di Giustizia Europea (Vedi Fonte)
Tornano ai nostri giorni, avranno sicuramente ragione Mazzocchi, Dossena e Collovati: la Serbia perderà la partita a tavolino per 3 a 0 e la nazionale del paese ospitante avrà la strada ancor più spianata verso la qualificazione europea in un girone già di per sé tutt’altro che impegnativo… mi chiedo tuttavia da dove possa discendere tanta proterva sicurezza, e ciò soprattutto dopo aver dato, istintivamente, un’occhiata al Codice Disciplinare FIFA, Sezione 9, Articoli 65, 66 e 67… li leggiamo insieme… vi va?
Art. 65. Organizzazione degli incontri
Le associazioni che organizzano gli incontri sono tenute a:
a) valutare il grado di rischio rappresentato dagli incontri e comunicare agli organi della Fifa quelli giudicati particolarmente ad elevato rischio;
b) rispettare ed attuare le regole vigenti in tema di sicurezza (regolamenti Fifa, leggi nazionali, accordi internazionali) e prendere tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti;
c) garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno;
d) tenere informate le autorità locali e collaborare con loro in modo attivo ed efficiente;
e) garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze e che gli incontri siano organizzati in modo appropriato.
Art. 66. Inosservanza
1. Qualsiasi associazione che non adempia ai propri obblighi ai sensi dell’Articolo 65 è passibile di ammenda.
2. In caso di infrazione grave dell’Articolo 65, è prevista l’applicazione di ulteriori sanzioni, tra cui l’interdizione dallo stadio (cfr. Articolo 26) o l’obbligo di giocare su terreno neutrale (cfr. Articolo 25).
3. È prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione (cfr. Articolo 7, comma 2).
Art. 67. Responsabilità della condotta degli spettatori
1. L’associazione o il club ospitanti sono ritenuti responsabili della cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni.
2. L’associazione o il club ospite sono ritenuti responsabili della cattiva condotta nell’ambito del proprio gruppo di spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni. I tifosi che occupano il settore di uno stadio destinato al pubblico fuori casa sono considerati tifosi appartenenti all’associazione ospite, salvo diversa dimostrazione.
3. Nella cattiva condotta rientrano gli episodi di violenza nei confronti di persone o cose, l’attivazione di congegni incendiari, il lancio di oggetti, l’esibizione di slogan ingiuriosi o di carattere politico in qualsiasi forma, esprimersi con parole o suoni offensivi o l’invasione del campo.
4. La responsabilità descritta ai punti 1 e 2 comprende anche gli incontri disputati su terreno neutrale, specialmente durante le finali.
Ecco, sempre istintivamente, avrei avuto qualche domanda per Mazzocchi, Dossena e Collovati…
A. Dopo avere collocato i tifosi serbi in un settore in cui, per vostra stessa ammissione, le Forze dell’Ordine non avevano possibilità di intervento priva di rischi, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante possa dire di aver preso “tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti”?
B. Dopo aver assistito al lancio di fumogeni, petardi e bengala, dopo che un tifoso serbo si è arrampicato fino ad una decina di metri di altezza maneggiando furiosamente delle tronchesi, dopo che una vetrata è stata mandata in frantumi a colpi di spranga… SIETE PROPRIO SICURI che i controlli all’ingresso siano stati svolti in modo da “garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze”?
C. Visti i punti A e B, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante sia stato in grado di correttamente “valutare il grado di rischio rappresentato” dall’incontro…?
D. Ed infine, visto che la partita è stata sospesa dall’arbitro dopo il lancio di fumogeni in direzione dell’area difesa dal portiere della squadra del paese ospitante… SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante medesimo abbia creato le condizioni atte a “garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno” (con l’aggravante dell’aggressione subita dal pullman della Serbia ad opera dei propri tifosi prima della partita)?.
Mi chiedo… com’è che Mazzocchi, Dossena e Collovati non sono stati minimamente sfiorati dall’idea che il paese ospitante possa dover subire le conseguenze previste dal Codice Disciplinare FIFA per responsabilità oggettiva (ammenda) in caso di “cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa”, soprattutto visto che è “prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione” e che “in caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni” …?!
In conclusione, vi sembra proprio Fantacalcio pensare che per i fatti di Genova, la nazionale del paese ospitante possa ricevere qualche sanzione... non so... pagare qualche fior di multa... giocare qualche partita a porte chiuse... e perché no, venire esclusa dalle qualificazioni ai prossimi Europei, anche senza che questo ne comporti l'automatica esclusione da qualche futura competizione FIFA...?
Ho l’impressione che ci stiano pensando in ben pochi… in fondo la linea mediatica RAI è stata chiarissima fin da subito:
- la colpa è stata ESCLUSIVAMENTE dei tifosi della Serbia (... una cinquantina ad occhio e croce... come si poteva fare a controllarli tutti quanti, cattivi ed armati fino ai denti com'erano...);
- le conseguenze devono ESCLUSIVAMENTE gravare su di loro (intendiamoci, se intanto li mettessero quanto meno in stato di fermo sarebbe cosa buona e giusta...);
- la partita deve essere data vinta a tavolino alla nazionale ospitante, con l'auspicio di sanzioni esemplari da comminarsi ESCLUSIVAMENTE alla nazionale serba.
Il tutto, mi pare chiaro, CON BUONA PACE DI OGNI PRINCIPIO DI UNIFORMITA' DI GIUDIZIO, e della magnanima decisione assunta a Ginevra il 9 novembre 1998, che ci fece fuori dalla Coppa UEFA 1998/99, ma non ci escluse "dalle future competizioni interclub dell'Uefa"... CHE CULO EH...!!
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