lunedì 8 agosto 2011

CARO ANDREA...

Apro con due punti in premessa… necessari…

Il primo: scrivo dandoti “del tu”, come si fa con quei personaggi pubblici ai quali ci si sente vicini, senza che ciò debba essere intesa una confidenza autorizzata/contraccambiata oppure, peggio, una mancanza di rispetto.

Il secondo: per quanto autocitarsi sia totalmente inelegante, trascrivo fedelmente l’abbrivio del pezzo pubblicato su queste pagine nel maggio 2010 (Da Dante a Cesare… e viceversa): “… Firenze è bianca o è nera… è guelfa o è ghibellina… è il nostro DNA secolare… portiamo dentro, inconsapevoli, l’innata e stacanovistica capacità di essere bastian contrari ad oltranza, a dispetto di ogni logica, anche la più evidente e conclamata…” Ti invito a leggerlo d’un fiato quel pezzo Andrea (oddio, ti inviterei a leggere anche gli altri, non sono molti…). E’ stato scritto di getto l’ultimo pomeriggio che Prandelli è entrato al Franchi con la nostra tuta addosso, è breve, ma credo che centri il punto focale della questione… Non dico tu lo debba accettare, ma è così che vanno le cose da queste parti, e ci vanno da secoli… Firenze è capace di amare e contemporaneamente odiare la stessa cosa, senza smettere un istante di amarla né di odiarla… “conosciamo il gusto di dividerci per poi riunirci da lontano, quandunque nel tempo, ovunque nello spazio… riusciamo a vivere anche il più astioso degli addio come un arrivederci sincero, convinto, amichevole”…

Esaurite le premesse, veniamo ai contenuti ed iniziamo dalle fotografie.

Rispetto a quelle che citi, ne ho altre che ritengo di pari lignaggio ancorché personalissime… non vengo spesso al Franchi, in parte mea culpa, ma soprattutto autodifesa… non posso piangere ogni volta che ci metto piede, e la cosa è puntualmente successa in tutte le mie più recenti apparizioni: la sera in cui abbiamo festeggiato il ritorno del labaro viola sulla punta della Maratona, la sera di Fiorentina – Perugia e del gol di Fantini, il pomeriggio di Fiorentina – Brescia e delle lacrime di Di Livio e Riganò… sono persino riuscito a commuovermi per la Curva che si alzava all’ingresso del Mister prima dell’amichevole con il Paris Saint Germain… potrò continuare così…??

Ci sono però anche altre foto Andrea… alcune un po’ sfocate (quelle, per intendersi, in cui i soggetti sono perfettamente centrati, ma i contorni risultano troppo indefiniti), altre che non sono state e che non saranno mai scattate…

Fra quelle sfocate, su tutte, ne campeggiano un paio scattate al culmine della farsesca gestione dell’affair Prandelli… quel pullman in lontananza verso l’aeroporto per il Canada senza il mister a bordo… quel comunicato stampa che sembrava scritto più per mettere al riparo la federazione dalle trattative illegittimamente condotte durante tutto l’anno che per annunciare qualcosa che sapevamo da tempo… (me lo vedo tipo volantino fotografato in obliquo sulle inferriate sotto la Tribuna).

Fra quelle mai scattate, il posto d’onore spetta senz’altro all’addio di capitan Di Livio, dissoltosi in un malinconico ed assordante silenzio, ma il gradino più alto è senz’altro occupato dalla foto che non ritrarrà la posa della prima pietra della Cittadella…

Vedi Andrea, le “promesse istituzionali” di cui adesso parli, sono state per lungo tempo il segreto di Pulcinella del vostro arrivo a Firenze, e lì hai ragione quando apri parlando di “rifondazione”, quando ci rammenti che dovremmo essere particolarmente sensibili alla necessità che i Bilanci siano solidi “visto il dramma finanziario vissuto in altri momenti” e quando chiudi con l’orgoglio di averla “rifondata dal nulla” questa squadra.

Ma sono stati proprio certi segreti di Pulcinella a logorare l’ambiante ed a creare tensioni… ti hanno troppo a lungo impedito di parlare chiaramente, hanno imposto ripetute excusatio non petite (passami questa declinazione così smaccatamente maccheronica), e soprattutto hanno ingenerato quel generale clima di “non detto” in cui ogni decisione assunta dalla Società ha prestato il fianco a fastidiose letture dietrologiche…

Andrea, te lo dico sinceramente, se mi guardo indietro e se penso alla rosa ed alle aspettative di qualche anno fa, ho serie difficoltà a credere fino in fondo che questa rosa e le minori aspettative di questi due anni non siano principalmente la risposta (trasversale) della proprietà ad una serie di “promesse istituzionali” non mantenute… è questa la sensazione che agita quella che tu definisci la reazione “scomposta, rumorosa e incivile di un gruppetto di persone che certo non pensano al bene della maglia Viola e al futuro”... ma che con altrettanta certezza, aggiungo, non riescono a buttar giù che che la loro Viola sia stata e continui ad essere così apertamente niente più che lo strumento che qualcun altro ha utilizzato e sta utilizzando per finalità (proprie) così diverse da fin troppo semplici logiche dei tifosi...

I tifosi... E’ la seconda volta in meno di un mese che la Società fa appello ai “veri tifosi” della Fiorentina (“veri e sani tifosi viola” ebbe a definirli da facebook il vostro adetto stampa Teotino... circa il quale personaggio, queste pagine si sono già espresse… direi a titolo definitivo…).

Come sopra Andrea, te lo dico sinceramente, io non penso crediate sul serio che esistano “veri tifosi viola” e “non-veri tifosi viola”… Penso invece, e penso lo creda anche tu, che esista, UNICO, COMPATTO, mi piace credere INCROLLABILE, il “TIFO VIOLA”, che come ogni umana aggregazione accoglie persone fatte da diversi stampi, nessuno meno degno dell’altro, che hanno in comune la stessa passione, che tuttavia è nata, è cresciuta e si manifesta in modi diversi… Ciò non toglie che ci siano delle “teste calde”, né che alcune manifestazioni siano state offensive e persino incivili (prenderei personalmente a ceffoni il primo che vi ha chiamato “ciabattini” e tutti quelli che l’hanno seguito…), ma non per questo debbono necessariamente essere tacciate provenire da qualcuno che non pensa “al bene della maglia Viola e al futuro”…

Del pari, trovo non sia legittima, da parte della proprietà, questa specie di caccia alle streghe con cui sta tentando di ostracizzare i presunti “non-veri tifosi viola”, identificandoli tout-court con quelli che contestano, quale contraltare eleggendo a “veri tifosi viola” quelli che fino ad ora sono rimasti in silenzio

Ancora sinceramente Andrea, non credo tu pensi possa realmente svolgersi quello che definisci “un dibattito serio e civile tra tutti i tifosi veri, la Città e le istituzioni, Sindaco in testa, perché siano resi chiari il loro pensiero e i loro desideri, in modo che anche noi possiamo prendere con serietà e civiltà le nostre decisioni”, così come non credo tu pensi possa realmente arrivare una concreta risposta su “cosa farete voi per la vostra Squadra: come la sosterrete e con chi volete proseguire il vostro cammino futuro

Anche perché… come/dove lo facciamo questo dibattito… ci aprite il Franchi una sera e seduti sul prato deliberiamo per alzata di mano a mo’ di riunione di condominio? Ci aprite un forum dedicato su ViolaChannel.tv (o sulla pagina facebook di Teotino…) e, previa registrazione certificata di “veri tifosi viola”, facciamo una seduta online per deliberare il testo di un risposta condivisa?... al di là di scenari di questo tipo, che restano da pura utopia, le domande che poni sono destinate a restare senza risposta…

Traspare però un segnale importante da quelle domande… muovono dalla consapevolezza, e la svelano, che la Fiorentina è patrimonio di Firenze e dei fiorentini, e che proprio i fiorentini dovrebbero riuscire a rendersi responsabili della vita e delle vicende della Fiorentina… nella buona e nella cattiva e sorte… in ricchezza e in povertà… posto che tanto la Viola ce la porteremo dentro finché morte non ci separi…

E allora, caro Andrea, VIOLAUTOCRACY ti risponde PRESENTE.

Non so dirti se io che l’ho scelto come pseudonimo possa definirmi un “vero tifoso viola”, né posso garantirti che fra i 1.341 lettori che, ad oggi, sono passati da queste pagine non si annidi qualche “non-vero tifoso viola”…

Posso però dirti che di idee e di proposte concrete ne ho molte e tutte muoverebbero nella direzione che hai tracciato, rispondendo alle domande fondamentali che ci poni… dovresti solo essere disponibile a modificarne un minimo il tenore letterale da “cosa FARETE voi per la vostra squadra” in “cosa FARESTE voi per la vostra squadra SE AVESTE la possibilità di farlo”?

Ecco Andrea, senza arrogarmi l’onore e l’onere di una qualsiasi rappresentatività, se la tua lettera aperta non è stata solo una mossa mediatica niente più di facciata (tipo il "Patto con Firenze"...), se davvero cioè vuoi provare a trovarle le risposte alle domande che ci hai posto... beh è facile... scrivimi... invitami... oppure fai in modo che sia io a poterti invitare, sono a Firenze fino al 12 e ci ritorno il 27… e stai pur certo che non parleremo di allenatori, di giocatori, di tattiche o di campagne acquisti… Firenze ed i fiorentini lo sanno bene che se vuoi leggere i nomi devi guardare la maglia di spalle, ma che se vuoi vedere il giglio devi guardarla all’altezza del cuore …

1 commento:

  1. Oh dottoreeee mi pare chiaro che la lettera dei Della valle e una pura provocazione...che abbiano voglia di lasciare?parrebbe proprio di si vediamo come si va a finire ma secondo me l'e maiala!! P.S. Quando e avvenuto il lieto evento?? Un Son riuscito a conoscerla prima di partire... Sara per l'anno prossimo un abbraccio Dimitri

    RispondiElimina