mercoledì 13 ottobre 2010

E SE FOSSIMO STATI I PRIMI AD AVERLO DETTO??

Via, concedetemelo questo minimo di autocelebrazione... mi rendo conto che come "rassegna stampa" è un po' misera, ma di meglio, così sui due piedi non mi è riuscito di fare... Poi, come al solito, staremo a vedere, un conto è dire, ben altro conto è FARE... Chissà però cosa ne pensano Mazzocchi, Dossena e Collovati... :-)
P.S. Oh, alla fine è arrivata anche Fiorentina.it ... (Vedi Articolo)

E SE DOPO AVER ASSISTITO AL TRIONFO DELLA SLOVACCHIA…

… ci svegliassimo tra qualche giorno con la nazionale italiana fuori dagli Europei? Fantacalcio? Certo, detto così potrebbe sembrare … in fondo Mazzocchi, Collovati, Dossena non hanno avuto dubbi, da subito… la partita non va giocata e la Serbia la perderà tre a zero a tavolino… Beh, se lo dicono loro, a cui la RAI ha, di fatto, ascritto il diritto mediatico di orientare in diretta le opinioni del pubblico televisivo, c’è da crederci… anche se a me qualche dubbio resterebbe per la verità…

Era il 3 di novembre dell’anno UEFA 1998/99, e la Fiorentina giocava in casa, a Salerno, l’accesso agli ottavi di finale dell’allora Coppa UEFA (per i più giovani, sarebbe l’attuale Europa League, anche se il lignaggio della competizione, all’epoca, era di gran lunga superiore…).

I più corti di memoria si chiederanno perché a Salerno… storia lunga… in principio, successe nella primavera 1990 che a Perugia (in campo neutro perché a Firenze c’erano i lavori dello Stadio Mondiale), in prossimità del portiere del Werder Brema, durante la semifinale della Coppa UEFA 90/91, fu lanciato un petardo (dico UN petardo, non tipo una ventina di bombe carta…), che costò alla Viola di giocare ad Avellino la partita in casa della finale… in seguito, successe nella primavera 1997 che a Firenze (che strano, in casa sul serio…), durante la semifinale dell’allora Coppa delle Coppe (per i più giovani, non la giocano più…) persa contro il Barcellona, piovve qualche oggetto in campo in prossimità del guardalinee (sotto la maratona se la memoria non mi inganna), ed il Franchi venne squalificato per due turni a scontare nella successiva competizione, che fu la Coppa UEFA98/99. Il primo turno venne scontato a Bari, e per scontare meglio il secondo turno di squalifica, a qualcuno venne la brillante idea di andare a giocare a Salerno e di devolvere l’incasso alla popolazione colpita dalla tragedia di Sarno…

Era il 3 novembre 1998 dicevo, ed alla fine del primo tempo di Fiorentina –Grasshopper (con i Viola ormai praticamente qualificati) a qualcun altro venne la brillante idea di lanciare una bomba carta verso le squadre che rientravano negli spogliatoi (segnatamente verso Oliveira, verrà poi accertato)… ne fece qualche spesa il quarto uomo, ferito al ginocchio ed al collo, e l’arbitro decise di sospendere l’incontro… della questione furono investiti gli illuminati Giudici UEFA che a tempo di record (la sentenza è dell’8 novembre 1998… 5 giorni…):

1. sottolinearono che “… sulla base dell'articolo 6 del regolamento di disciplina dell'Uefa, Fiorentina Ac e' responsabile dell'ordine e della sicurezza all'interno dello stadio e nelle sue immediate vicinanze prima, durante e dopo la partita e che il club e' responsabile di ogni incidente, di qualsiasi natura … ;
2. valutarono “… circostanze aggravanti ed attenuanti. Il numero considerevole di precedenti del club toscano ha influito sulla decisione… “ (… già... un CONSIDEREVOLE petardo, e qualche CONSIDEREVOLE bottiglietta… );
3. riconobbero che “… l'incidente occorso durante l'intervallo mirava la squadra della Fiorentina e non i giocatori della squadra ospite ne' gli arbitri… “
4. precisarono che “… Senza queste circostanze attenuanti, la Fiorentina sarebbe anche stata esclusa dalle future competizioni interclub dell'Uefa… “ (niente di meno…);
5. esclusero la Fiorentina Ac dalla Coppa UEFA 1998/99.

(Fonte: Archivio RAI Sport)

A distanza di così tanto tempo, mi pare inutile commentare la cosa più di quanto già non abbiano fatto nel corso degli anni autorevoli soloni del nostro calcio parlato… semmai credo che non tutti sappiano che la cosa fu addirittura oggetto di un’interrogazione scritta prontamente messa a tacere dalla Corte di Giustizia Europea (Vedi Fonte)

Tornano ai nostri giorni, avranno sicuramente ragione Mazzocchi, Dossena e Collovati: la Serbia perderà la partita a tavolino per 3 a 0 e la nazionale del paese ospitante avrà la strada ancor più spianata verso la qualificazione europea in un girone già di per sé tutt’altro che impegnativo… mi chiedo tuttavia da dove possa discendere tanta proterva sicurezza, e ciò soprattutto dopo aver dato, istintivamente, un’occhiata al Codice Disciplinare FIFA, Sezione 9, Articoli 65, 66 e 67… li leggiamo insieme… vi va?

Art. 65. Organizzazione degli incontri
Le associazioni che organizzano gli incontri sono tenute a:
a) valutare il grado di rischio rappresentato dagli incontri e comunicare agli organi della Fifa quelli giudicati particolarmente ad elevato rischio;
b) rispettare ed attuare le regole vigenti in tema di sicurezza (regolamenti Fifa, leggi nazionali, accordi internazionali) e prendere tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti;
c) garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno;
d) tenere informate le autorità locali e collaborare con loro in modo attivo ed efficiente;
e) garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze e che gli incontri siano organizzati in modo appropriato.

Art. 66. Inosservanza
1. Qualsiasi associazione che non adempia ai propri obblighi ai sensi dell’Articolo 65 è passibile di ammenda.
2. In caso di infrazione grave dell’Articolo 65, è prevista l’applicazione di ulteriori sanzioni, tra cui l’interdizione dallo stadio (cfr. Articolo 26) o l’obbligo di giocare su terreno neutrale (cfr. Articolo 25).
3. È prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione (cfr. Articolo 7, comma 2).

Art. 67. Responsabilità della condotta degli spettatori
1. L’associazione o il club ospitanti sono ritenuti responsabili della cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni.
2. L’associazione o il club ospite sono ritenuti responsabili della cattiva condotta nell’ambito del proprio gruppo di spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni. I tifosi che occupano il settore di uno stadio destinato al pubblico fuori casa sono considerati tifosi appartenenti all’associazione ospite, salvo diversa dimostrazione.
3. Nella cattiva condotta rientrano gli episodi di violenza nei confronti di persone o cose, l’attivazione di congegni incendiari, il lancio di oggetti, l’esibizione di slogan ingiuriosi o di carattere politico in qualsiasi forma, esprimersi con parole o suoni offensivi o l’invasione del campo.
4. La responsabilità descritta ai punti 1 e 2 comprende anche gli incontri disputati su terreno neutrale, specialmente durante le finali.

Ecco, sempre istintivamente, avrei avuto qualche domanda per Mazzocchi, Dossena e Collovati…

A. Dopo avere collocato i tifosi serbi in un settore in cui, per vostra stessa ammissione, le Forze dell’Ordine non avevano possibilità di intervento priva di rischi, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante possa dire di aver preso “tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti”?

B. Dopo aver assistito al lancio di fumogeni, petardi e bengala, dopo che un tifoso serbo si è arrampicato fino ad una decina di metri di altezza maneggiando furiosamente delle tronchesi, dopo che una vetrata è stata mandata in frantumi a colpi di spranga… SIETE PROPRIO SICURI che i controlli all’ingresso siano stati svolti in modo da “garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze”?

C. Visti i punti A e B, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante sia stato in grado di correttamente “valutare il grado di rischio rappresentato” dall’incontro…?
D. Ed infine, visto che la partita è stata sospesa dall’arbitro dopo il lancio di fumogeni in direzione dell’area difesa dal portiere della squadra del paese ospitante… SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante medesimo abbia creato le condizioni atte a “garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno” (con l’aggravante dell’aggressione subita dal pullman della Serbia ad opera dei propri tifosi prima della partita)?.

Mi chiedo… com’è che Mazzocchi, Dossena e Collovati non sono stati minimamente sfiorati dall’idea che il paese ospitante possa dover subire le conseguenze previste dal Codice Disciplinare FIFA per responsabilità oggettiva (ammenda) in caso di “cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa”, soprattutto visto che è “prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione” e che “in caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni” …?!

In conclusione, vi sembra proprio Fantacalcio pensare che per i fatti di Genova, la nazionale del paese ospitante possa ricevere qualche sanzione... non so... pagare qualche fior di multa... giocare qualche partita a porte chiuse... e perché no, venire esclusa dalle qualificazioni ai prossimi Europei, anche senza che questo ne comporti l'automatica esclusione da qualche futura competizione FIFA...?

Ho l’impressione che ci stiano pensando in ben pochi… in fondo la linea mediatica RAI è stata chiarissima fin da subito:
- la colpa è stata ESCLUSIVAMENTE dei tifosi della Serbia (... una cinquantina ad occhio e croce... come si poteva fare a controllarli tutti quanti, cattivi ed armati fino ai denti com'erano...);
- le conseguenze devono ESCLUSIVAMENTE gravare su di loro (intendiamoci, se intanto li mettessero quanto meno in stato di fermo sarebbe cosa buona e giusta...);
- la partita deve essere data vinta a tavolino alla nazionale ospitante, con l'auspicio di sanzioni esemplari da comminarsi ESCLUSIVAMENTE alla nazionale serba.

Il tutto, mi pare chiaro, CON BUONA PACE DI OGNI PRINCIPIO DI UNIFORMITA' DI GIUDIZIO, e della magnanima decisione assunta a Ginevra il 9 novembre 1998, che ci fece fuori dalla Coppa UEFA 1998/99, ma non ci escluse "dalle future competizioni interclub dell'Uefa"... CHE CULO EH...!!

martedì 14 settembre 2010

CI VUOLE CATTIVERIA !!

E dire che quando ho letto i calendari (coppa italia e campionato dico) ho perfino pensato che il vento fosse cambiato, e che il lungo braccio di ferro che ha portato Prandelli alla nazionale - e che ha travolto il girone di ritorno del campionato scorso – avesse garantito, in contropartita, maggiori rispetto ed attenzione per la Fiorentina…

Pronti – via… ed invece la classe arbitrale ti piazza dritto al mento un uno - due secco... preciso… è knock down al secondo round, ci salva la campana e rientriamo col primo volo da Lecce… … suonati e storditi, confusi e (in)felici… Ecco, è solo da questa prospettiva che posso spiegarmi l’atteggiamento della Società nel dopo gara… Mencucci è “amareggiato e deluso”, per Mihajlovic manca cattiveria, deve ancora trasmettere il suo carattere alla squadra “se serve anche a forza di calci nel culo”… mi suona familiare… vediamo se prima della fine mi ricordo perché…

Suonati e storditi dicevo… confusi e (in)felici… la Stampa Specializzata fa il coro: Gilardino è troppo solo davanti, la palla a centrocampo non gira velocemente, Pasqual non ha alternative, Felipe gioca col terrore negli occhi e bla-bla-bla…

E il gol valido annullato? E l’atterramento del Gila che diventa punizione alla difesa per un fallo di mano inesistente?
Risposta: “NON CERCHIAMO ALIBI”…

Sì, sì… avete capito bene…. LORO NON CERCANO ALIBI…!

ALIBI???

DUE PARTITE FALSATE SU DUE GIOCATE SONO UN ALIBI???

E MAGARI SONO UN ALIBI ANCHE QUANDO SONO LE PRIME DUE PARTITE DI UN CAMPIONATO CHE NE SEGUE UN ALTRO IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSO DA UNA SERIE INFINITA DI MACROSCOPICI ERRORI ARBITRALI CHE SOLO BEATA INGENUITA’ PUO’ REALMENTE CONSIDERARE IN BUONA FEDE…???

Eh, ma la “cattiveria” deve tirarla fuori la squadra... i calciatori… che però, guarda caso, appartengono alla società del fair play, alla società del terzo tempo, a cui non piace alzare la voce… alla Società Save the Children, che non può permettersi di apparire “cattiva”…

… alla fine ci si incattivisce noi però, noi che la domenica pomeriggio, dopo la partita, stiamo due ore senza parlare con fidanzate e mogli non tifose che prima o poi si incattiviranno anche loro… che il lunedì ci s’ha da passare dal bar prima di andare a lavoro… e icché gli si racconta al baRRista strisciato se CHI DOVREBBE PREOCCUPARSI DI DIFENDERE LA NOSTRA FIORENTINITA’ continua a parlare di sviste, di alibi… di buona fede…

… e mi tocca sentir dire “CI VUOLE CATTIVERIA”…

La “cattiveria”, caro Sinisa, andrebbe insegnata prima a quelli che stanno sopra di te… finché non la imparano loro non puoi sperare di trasmetterla alla squadra… e se a quelli che stanno sopra di te c'è da dare qualche "calcio in culo", beh, puoi contare su di noi… noi è da tanto che si dice... “Oddio, icché c’entra, abbiamo passato anche dei momenti difficili… ma non tanto per quanto riguarda il nostro amore… QUELLO era veramente OK! Il vero problema era la nostra coppia all’interno del sistema… e il sistema ragazzi, il sistema andava cambiato. Bisognava ribellarsi. Ah io volevo fare la rivoluzione a tutti i costi… chi c’è c’è… armata? … anche armata... a forza di stiaffi?... anche a forza di stiaffi...!


martedì 31 agosto 2010

CHE COS’E’ IL GENIO...?

È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione".

Vorrei richiamare la vostra attenzione sull’ultimo requisito... la “velocità d’esecuzione”. Proprio nella rapidità con cui si svolgono i processi che dal pensiero conducono all’azione, infatti, può talvolta doversi ricercare la chiave di lettura di gesti, atti e comportamenti che altrimenti apparirebbero inspiegabili.

Ne abbiamo avuto fulgidi esempi nel recente passato... che faccio, procedo con le onorificenze? Magari iniziando dal campionato scorso? Ma sì dai...

5. Roma – Fiorentina. Vucinic rientra su Gamberini, la palla sbatte contro l’avambraccio sinistro del Gambero (vicino al corpo quanto può consentirlo la necessità di arrestarsi e fare un passo in dietro per contrastare l’avversario), ma RIZZOLI non ha dubbi, ed in una frazione di secondo concede ai lupetti il rigore del vantaggio.

4. Fiorentina – Bologna. Di Vaio lanciato a rete si allunga la palla quanto basta a Gamberini per entrare in scivolata e metterla in calcio d’angolo, ma BANTI non ha dubbi (...il Fulmine, si veda in proposito l’omonimo post del marzo scorso), e prima che la palla varchi la linea di fondo ha gia concesso al Bologna un rigore che poi il guardalinee (bontà sua) gli farà rimangiare.

... arriviamo al podio ...

3. Fiorentina – Roma. All’altezza del vertice destro dell’area sotto la Ferrovia la palla arriva sporca, di rinterzo, a Vargas che realizza il gol del vantaggio, ma il guardalinee sotto la Tribuna non ha dubbi, e segnala immediatamente a Rizzoli (lo stesso arbitro dell’andata, chissà, per meriti conseguiti sul campo...?) un fuorigioco impercettibile all’occhio umano, e che solo dopo estenuanti disquisizioni moviolistiche taluni riusciranno ad intravedere.

2. Fiorentina – Juventus. All’altezza del vertice destro dell’area sotto la Fiesole, Candreva lancia a rete Diego, un fuorigioco gigantesco all’occhio umano, ma il guardalinee sotto la Maratona non ha dubbi e lascia giocare. Damato convalida un gol che, secondo alcuni, risulterà buono solo all’esito di complesse elaborazioni grafiche 3D.

1. Bayern – Fiorentina. Recupero del primo tempo, azione in velocità dei tedeschi, Kroldrup commette fallo su Ribery appena entrato in area, OVREBO non ha dubbi e riesce a fischiare rigore prima che, sul proseguimento dell’azione, Gomez metta alle spalle di Frey...

Ma dal “dove eravamo”, temo sia ormai giunto il momento di passare al “dove andiamo?” (la risposta mi sono dato non è che mi piaccia granché però...)

Ove non fosse teleologicamente scorretto smontare il podio (in fondo, si tratta di fatti che riguardano stagioni diverse), credo che la premiata coppia Gervasoni – guardalinee sotto la Maratona meriterebbe quanto meno il posto d’onore per la sicurezza e la rapidità dimostrata l’altra sera sia nel convalidare il gol di Cavani che nell’espellere solo Vargas (anche Campagnaro credo si stia ancora domandando... perché lui sì e io no...?), ed aggiungerei pure una menzione speciale per la notevole distanza a cui si trovavano dal punto di svolgimento dei fatti quando sono stati chiamati a prendere, in una frazione di secondo, sì ardue decisioni.

Che dire, cari Amici Miei... del nostro inimitabile genio fiorentino ci restano la fantasia, l’intuizione ed il colpo d’occhio, ma dobbiamo riconoscere che abbiamo ormai perso lo scettro quanto a velocità d’esecuzione, locuzione che, con ampia licenza poetica, mi piacerebbe tanto veder composta in endecasillabo sciolto ed ivi rimare con MALA FEDE.

sabato 28 agosto 2010

DOVE ERAVAMO? MA SOPRATTUTTO... DOVE ANDIAMO ??

Lo confesso, quest’estate ho fatto tutt’altro che interessarmi di Fiorentina, mi scuso in anticipo se scriverò qualcosa che avete già diffusamente letto altrove...

Credo però di aver trovato uno spunto interessante dalla lettura del Calendario... per la prima volta nell’era Della Valle, nei primi dieci turni non incontreremo almeno una tra Inter, Roma, Milan e Juventus (la prima che incontreremo sarà la Roma, all’undicesima). Il “minimo storico” risaliva al 2005/2006 quando incontrammo solo l’Inter (alla 5^), gli anni successivi, invece, almeno due scontri con le “big” nelle prime 10 di campionato. La cosa mi è apparsa quanto meno singolare non appena ho ricollegato “dove eravamo” e “dove andiamo”...

Procedo con ordine, sarà passata l’estate ma le mie buone abitudini tassonomiche mica le ho perse... :-)

Con il numero 1.
La Fiorentina esce da una stagione penalizzata nel girone di andata da un’infinita serie di torti arbitrali, e distrutta nel girone di ritorno da Ovrebo e dai rumors su Prandelli e la nazionale.
Con il numero 2.
Dopo un lungo braccio di ferro è arrivata “La Resa dei Della Valle” (non è elegante autocitarsi, ma in proposito rimando al post dall’omonimo titolo), e Prandelli è approdato alla corte di Abete.
Con il numero 3.
Dopo 5 anni di egemonia prandelliana, ci presentiamo al via della nuova stagione con un’incognita in panchina e l’avvio di questo campionato sarà fondamentale per il nuovo tecnico e per la serenità (o forse la malleabilità?) della piazza.
Con il numero 4.
Adrian Mutu, indisponibile fino a tutto il 29 ottobre per le note vicende, potrà scendere in campo solo a partire dall’ottava giornata (31 ottobre, Catania-Fiorentina)

Ecco, ad uno come me, da sempre restio a credere del tutto all’asetticità dei sorteggi (figuriamoci alla buona fede delle designazioni...) e fisiologicamente incline a ritenere che le “vere” coincidenze siano rarissime e che quant’altro può distrattamente apparire una “coincidenza” in realtà rientra in piani ben precisi fatti da altri (su questa terra o altrove diciamo...), ad uno come me, dicevo, risulta estremamente difficile pensare che il “benevolo” sorteggio di quest’anno possa essere semplicemente un “dono della sorte” del tutto scollegato rispetto alle vicende di cui sopra.

Per carità, prima di affrontare la Roma all’Olimpico ce la dovremo comunque vedere con Napoli, Lecce, Lazio, Genoa, Parma, Palermo, Sampdoria e Bari, prima del rientro di Mutu, e con Catania e Chievo dopo (squadre di tutto rispetto in un campionato dai valori che appaiono quanto mai livellati), ma certo non si può dire che questo sia un calendario pensato per tagliare le gambe alle truppe di Mihajlovic, il quale, dal canto suo, pure nella spensieratezza con cui rende certe dichiarazioni, immagino se ne sia reso conto fin troppo bene...

venerdì 11 giugno 2010

LE STRANE FORME DEL POTERE CALCISTICO

Neanche la lunghissima kermesse d’apertura della Coppa del Mondo del Sudafrica è riuscita a sfuggire a quei vili giochi di potere che ormai sono sinonimo del calcio moderno… Shakira ha appena smesso di dimenarsi sul palco e la pausa tecnica viene riempita con la storia dei Mondiali… si comincia dall’Uruguay 1930, con quelle curiose immagini in bianco e nero colorate posticce, un po’ come qualche comica di Stanlio e Olio, e poi in cascata tutte le altre… con qualche pecca, che fatico ad immaginare involontaria… mancano all’appello le lacrime di un 17enne Pelè, portato in trionfo dai compagni dopo il primo mondiale vinto con il Brasile… manca il suo gol più famoso, quello del pallonetto a centro area sui difensori svedesi, d’accordo, era un calcio al rallentatore, ma la bellezza resta… manca il “non gol” di Inghilterra ’66… di Messico ’70 Pelè compare appena nell’appoggio per Carlos Alberto, è il 4 a 1 contro l’Italia… neanche un’immagine di Crujiff, solo il gol di Gerd Muller a rappresentare Germania ’74… ma è su Messico ’86 che la FIFA dà il meglio di sé… scompare il coast to coast di Maradona contro l’Inghilterra, fanno vedere solo il tocco sotto di Burruchaga per il 3 a 2 contro la Germania, e poi uno sfuggevole Maradona che alza la coppa (quasi da pubblicità subliminale) e poi ancora Diego con la Coppa… sulle spalle dei compagni… ma di spalle… Ricapitolando, in una clip di un minuto e mezzo, che doveva coprire 80 anni di storia dei mondiali, la FIFA è riuscita a far fuori Pelè, Crujiff e Maradona… l’essenza del calcio, quello vero… abbiano inizio i Mondiali del Calcio “di Blatter”…

venerdì 28 maggio 2010

Da Dante a Cesare... o viceversa...

E’ la solita vecchia storia… Firenze è bianca o è nera… è guelfa o è ghibellina… è il nostro DNA secolare… non c’è niente da fare, è più forte di noi… portiamo dentro, inconsapevoli, l’innata e stacanovistica capacità di essere bastian contrari ad oltranza, a dispetto di ogni logica, anche la più evidente e conclamata… conosciamo il gusto di dividerci per poi riunirci da lontano, quandunque nel tempo, ovunque nello spazio… riusciamo a vivere anche il più astioso degli addio come un arrivederci sincero, convinto, amichevole… e mi chiedo, abituati come siamo a scorrazzare fra il Cupolone e Santa Croce senza degnarli di uno sguardo, ci siamo davvero accorti che una decina di anni fa siamo entrati nel terzo millennio? … convinti come siamo che Firenze è ancora capitale… saremo mai davvero in grado di arrenderci all’impossibilità del contrario ogni qualvolta le cose seguiranno logiche meccanicistiche che prendono a pugni la nostra anima di contrastati irrisolti? … riusciremo mai, sul serio, ad accettare che “questo” calcio e che “questa” Fiorentina non possono più essere semplicemente la Viola di cui ci siamo innamorati da piccini e per cui abbiamo pianto da grandi…? Ne dubito… con triste sincerità e con infinito orgoglio… mi sarei stupito se il faccione abbronzato e sorridente di Corvino fosse stato accolto diversamente oggi pomeriggio… e mi sarei stupito se i cori per il Mister si fossero confusi con apprezzamenti per i Della Valle… e tutto questo nonostante il Sommo Poeta, primo di cui si ricordi la “cacciata” da Firenze, abbia riservato l’ultimo girone dell’inferno, quello da “dannati d.o.c.”, a coloro che si sono macchiati, in vita, del peccato più infimo… tradire i loro stessi benefattori…

giovedì 20 maggio 2010

LA RESA DEI DELLA VALLE

E’ la seconda volta che capita… i Della Valle resistono, resistono, poi alla fine sono costretti a cedere. E’ successo nel 2006, quando i giochi di palazzo consumatisi dietro la scena dell’elezione di Carraro stavano portando la Fiorentina in Serie B ed i Della Valle furono costretti a scendere a patti con la Cupola, ed è successo anche questa volta, ironia della sorte proprio ora che la Federcalcio è presieduta da quell’Abete sponsorizzato dai Della Valle nel 2006 ma allora sconfitto da Carraro, ed i Della Valle dopo aver opposto un primo sdegnoso rifiuto alle richieste ricevute, si sono piegati a liberare il Mister nonostante un contratto firmato fino a tutta la prossima stagione.
Avete letto bene… “dopo aver opposto un primo sdegnoso rifiuto alle richieste ricevute”… No, non ho informazioni di prima mano, certe, ufficiali e dimostrabili, che siano finora rimaste ignote alla stampa… purtroppo aggiungo… le avessi avute le avrei sbandierate ai quattro venti molto prima… diciamo però che la sussistenza di un “primo contatto” (con relativa fumata nera) tra i Della Valle da una parte, e dall’altra la Lega, la Federazione (o come vogliamo chiamare quel centro di potere facente capo ad un organismo di stampo “curioso”…) anche se nessuno l’ha espressamente dichiarato, e che, anzi, certamente verrebbe adesso negato con decisione, mi pare evidente da tempo… pare solo a me…? … strano… eppure mi pare così chiaro…
Beh, pensandoci bene, potrei anche convincermi che non è così chiaro come mi sembra, potrei anche convincermi di essere soltanto un povero visionario con il sangue e la mente ormai irrimediabilmente infettati di viola… me ne convincerei non appena chicchessia, accludendo risultanze di fatto chiare, certe, ed incontrovertibili mi spiegasse alcune cose… Quali? Al solito, andiamo con ordine.

PRIMO MISTERO (IN)GLORIOSO.
Ricordo distintamente il Mister che alla fine di una delle tante partite di questa lunga stagione, davanti alla fatidica domanda “Allenerà lei la nazionale dopo i mondiali?”, risponde “E’ Carnevale, buona serata”. In epoca anteriore, ma molto anteriore, a più riprese il Mister si era già dovuto dichiarare “Imbarazzato” davanti alla stessa domanda… Prima di Carnevale… era inverno… pensandoci meglio doveva essere ancora il 2009… ma allora ai nostri giornalisti dobbiamo riconoscere innegabili doti di divinazione… era il 2009, non era ancora finito il girone di andata, e loro, il quinto potere, già avevano ricevuto l’illuminazione divina (me ne perdonerà l’Altissimo, ma CHI se non LUI potrebbe averli illuminati…) che il 19 maggio 2010 il Presidente Abete avrebbe chiesto ai Della Valle di liberare il Mister… Non può essere andata altro che così, mica vorremmo pensare che nei “curiosi” corridoi della Lega, o della Federazione, qualcuno avesse soffiato nell’orecchio di qualcun altro: “… non lo dire troppo in giro, ma per il dopo Lippi prendiamo Prandelli, Della Valle al momento non ne vuole sapere, ma vedrai che poi si convince…” (e si sa, quando si sente “non lo dire TROPPO in giro” si comprende inevitabilmente “… inizia a martellare…”).

SECONDO MISTERO (IN)GLORIOSO.
Qualcuno ha fatto conti esatti sui punti che ci sono mancati in campionato per qualche innocente svista arbitrale? Io non li ho fatti, o meglio, ci ho provato diverse volte, ma poi mi veniva il sangue troppo amaro e ho smesso (un po’ come quando si contano le pecorelle e si finisce per addormentarsi…). In tutti i casi, provare per credere, con i punti lasciati fra un fischio e l’altro, all’andata avremmo dovuto presentarci a San Siro a giocarci il “sorpasso” (prima c’erano già state la Lazio in casa ed il Genoa in trasferta per stare sulle sviste più eclatanti, senza contare le sviste minori, e poi ne sono successe altre… non so… il doppio rigore con il Bologna, il mancato rigore di Chievo, il gol annullato con il Bari poi ininfluente… l’andata ed il ritorno contro la Roma arbitrati da Rizzoli, lo stesso della finale di Coppa Italia…. e non ci scordiamo il mancato rigore proprio contro l’Inter a San Siro…). Certo siamo proprio stati sfortunati quest’anno (anche senza Ovrebo dico…), senza tutti questi errori sarebbe stata una stagione diversa… non può trattarsi d’altro che di sfortuna… mica vorremmo pensare che L’INFINITA SERIE di errori arbitrali subiti quest’anno non sia solo il semplice frutto dell’incapacità estemporanea ed autonoma dei direttori di gara nostrali…? Cioè… mica vorremmo pensare che in quegli stessi “curiosi” corridoi di prima qualcuno abbia soffiato nell’orecchio di qualcun altro: “… non facciamoci troppo notare… ma i Della Valle non ne vogliono sapere di mollare Prandelli alla nazionale… proviamo a fargli perdere un bel po’ di punti… vediamo se nasce un po’ di zizzania con il Mister… magari ce lo cacciano loro alla fine… oppure magari subodorano qualcosa, si spaventano e vengono a Canossa…”…

TERZO MISTERO (IN)GLORIOSO.
Diego Della Valle è ormai da tempo solo presidente onorario della Fiorentina, non lo si sente quasi mai… e quando dice qualcosa inizia improvvisamente “a fare danni”… prima la Società litiga con la nuova Giunta Comunale… la Cittadella, i Campini, la gestione dello Stadio… poi Don Diego minaccia, velatamente ma non troppo, che la proprietà potrebbe abbandonare la squadra se i propri piani anche imprenditoriali non dovessero trovare libero sfogo… e per giunta, prima, accusa, la città di aver fatto mancare alla squadra il proprio “caloroso abbraccio” dopo la partita contro il Bayern… e, poi, chiede al Mister di scrivere “una letterina” in cui dichiara che il prossimo anno non allenerà la Juventus… Il Mister si presenta alla stampa e dichiara espressamente la propria disponibilità a sedersi ed a rinnovare il contratto per altri 5 anni (anche se c’era da fare la Fiorentina ye-ye che punta sui giovani)… e poi il Comunicato Ufficiale “il prossimo anno sarò allenatore della Fiorentina”… Il tutto cade nel silenzio della Società, che non lo convoca per rinnovare il contratto, prima se ne doveva parlare a primavera, poi, il 19 maggio 2010 (la stessa data dell’illuminazione giornalistica…) il Mister “insegue” il pullman con la squadra in partenza per il Canada perché aveva dimenticato qualcosa a casa… Sono tutte coincidenze… non può essere diversamente… mica vorremmo pensare che il Mister non abbia fatto in tempo a salire sul pullman con la squadra per via dei contatti finalizzati a portarlo in nazionale?… ed ancor di più… mica vorremmo pensare che Della Valle abbia reso certe dichiarazioni dopo che, in questi stessi “curiosi” corridoi di prima, qualcuno aveva soffiato nell’orecchio di qualcun altro: “Se la Fiorentina non ci dà Prandelli, altro che 2005 li aspetta il prossimo anno…” e vista la riluttanza del Mister a diventare il C.T. della nazionale (sempre rigorosamente scritto con la minuscola eh…), e visto il legame fra il Mister e la piazza andava sventolata un po’ di Juventus per creare dissapori e dargli la spintarella che mancava…?

Ecco… in conclusione, se accludendo risultanze di fatto chiare, certe, ed incontrovertibili qualcuno mi farà la cortesia di postare uno più commenti che siano in grado di spiegare tutti e tre i MISTERI (IN)GLORIOSI di cui sopra, mi convincerò senz’altro ed immediatamente che NON E’ VERO che quest’anno, un po’ come nel 2005/2006, i punti che ci mancano non sono stati persi sul campo, e che NON E’ VERO che i punti persi sono il risultato di un COMPLOTTO ORDITO AI DANNI DELLA FIORENTINA, che aveva come mandante quell’organismo di stampo “curioso” che comanda il calcio italiano (la Lega, la Federazione, entrambe etc etc…), e che era finalizzato a creare le condizioni in cui risultasse possibile SCIPPARE A FIRENZE IL MISTER per portarlo sulla panchina della nazionale …

Il tutto, nella beata e sempiterna speranza che il Mister medesimo, cui i Della Valle con l’eleganza che ogni tanto li ha contraddistinti hanno girato la palla, risponda picche…

venerdì 30 aprile 2010

EXCUSATIO NON PETITA ACCUSATIO MANIFESTA

La mia atavica intolleranza verso Roma ed i romani (in genere dico, perfino fatti calcistici a parte…) ha da sempre incontrato un’unica eccezione: le costruzioni giuridico-normative di Roma Antica conservano infatti un’attualità tale che disconoscerla per solo amor di antipatia sarebbe niente più che un esercizio di assoluta assenza di onestà intellettuale. Il titolo di questo post non è esattamente uno dei molti brocardi, mutuati dal Diritto Romano, che ancora ispirano il nostro ordinamento (e si badi bene, non è il nostro ordinamento che è rimasto ai tempi di Roma Antica e dunque è arretrato, è Roma Antica che è stata capace di darsi un corpus normativo molto più moderno dei tempi in cui è stato codificato…), ma una di quelle massime pervenute fino ai nostri giorni con la capacità di conservare un innegabile, intrinseco, sapore di attualità.
Non sono mai stato un fine traduttore di versione latine (a pensarci bene, il latino l’ho anche studiato poco e nulla…), ma come negare che chi si discolpa senza che qualcuno glielo stia espressamente chiedendo, sta in realtà confessando una propria (o altrui) colpa …?
E allora Gila… che bisogno c’era di precisare, richiesto di un’opinione sul “gruppo: “Per come la vivo io è un gruppo di ragazzi eccezionali, che ha sempre seguito il proprio allenatore. A volte ci sono delle difficoltà, è normale, ma abbiamo sempre remato nella stessa direzione.”
Dai Gila, sarebbe bastato molto meno, sarebbe bastata la classica dichiarazione da calciatore medio, non so… “Ho la fortuna di giocare con ragazzi eccezionali, dentro e fuori dal campo. Certo, ci sono stati e ci saranno momenti di difficoltà, ma li supereremo come abbiamo sempre fatto”… oppure “Il gruppo è molto unito. Certo, ci sono state delle difficoltà, ma hanno aiutato a compattarci ancora di più”… in altre parole… perché inserire il Mister in risposta ad una domanda che riguarda il “gruppo”?
E poco dopo il dubbio diventa certezza… “Qualcosa di rotto tra noi e Prandelli? A fine stagione dovremo parlarci tutti. Quei giocatori che non avranno più voglia di partecipare al progetto lo diranno e troveranno la migliore soluzione con la società.
Prima di giungere a conclusioni affrettate, credo sia opportuno farsi un paio di domande e darsi un paio di risposte (anche senza scriverle sui muri dello stadio… fra noi e noi dico…).
1. Vogliamo proprio credere che sia possibile che il Gruppo abbia “sempre seguito il proprio allenatore” e che abbia “sempre remato nella stessa direzione” quando “A fine stagione dovremo parlarci tutti”…?
2. E ancora, vogliamo proprio credere che la Viola di quest’anno sia stata un “… gruppo di ragazzi eccezionali che ha sempre seguito il proprio allenatore…”, se di quello stesso gruppo hanno fatto parte “… quei giocatori che non avranno più voglia di partecipare al progetto…” che “… lo diranno e troveranno la migliore soluzione con la società…”… ?
Gila, facci capire… stai parlando di altri o stai parlando di te ? … non è che Pulcinella si sarà confessato burlando…?
Per togliere ogni dubbio: “L’ho detto, io a fine stagione voglio parlare con loro [la proprietà] per capire come stanno le cose. Li stimo tantissimo, questo lo ribadisco [e che vuoi dire, che pensi siano dei poveri coglioni?] ma per cominciare la nuova stagione con stimoli ed entusiasmo dobbiamo parlare di alcune cose”.
Quando qualche anno fa la Fiorentina cedette Toni ed alcuni amici non di Firenze, conoscendo la mia passione per le “cose Viola” e memori del dispiacere sofferto per le premature partenze di Baggio e Batistuta, rimasero molto stupiti dalla mia totale freddezza sull’argomento. “Ragazzi… con Toni era solo sesso… ce lo siamo goduti, ci ha fatto godere… ma non poteva durare per sempre…”.
In conclusione Gila… tranquillo, non ci aspettiamo che tu ci dica CHI NON HA SEMPRE SEGUITO IL MISTER, né CHI NON HA SEMPRE REMATO NELLA STESSA DIREZIONE (saremmo veramente ingenui sennò…) ma non credo tu me ne voglia se ti dico che, per quanto mi riguarda, chi ha bisogno “… di parlare di alcune cose…” per “… cominciare la nuova stagione con stimoli ed entusiasmo…” può tranquillamente andare a farsele chiarire altrove quelle “… alcune cose…” (sempre che già non gli siano state chiarite… altrove dico…) e che a te, come a tutti coloro che avranno l’onore di vestirsi di Viola, deve essere sufficiente indossare questa maglia per sentirsi tarantolati di stimoli e di entusiasmo.
Senza rancore…

domenica 25 aprile 2010

FIORENTINA - CHIEVO 0 – 2 … MA ICCHÉVVUFFISCHIATE???

Ne ho lungamente discusso (via sms) con un amico nel dopo partita, mi sa che non sono tanti quelli che la pensano come me, ma tant’è, non mi ha mai spaventato né preoccupato avere idee mie, anche se impopolari.
Posso capire i “diritti” di chi paga il biglietto per andare a vedere perdere la propria squadra (anche se mi passano tutti i sentimenti di comprensione quando mi si dice che lo fanno padri che guadagnano mille euro al mese e che a fine mese hanno difficoltà a mantenere la propria famiglia…), posso capire la delusione per l’ennesima sconfitta interna, posso capire la delusione per un’annata che ci ha visto protagonisti in Champions e deludenti in Campionato, posso capire chi critica la campagna acquisti della Società… insomma, posso anche (provare a) capire tutti, ma i fischi di oggi proprio non mi vanno giù, li trovo premeditati e gratuiti.
Chiariamo subito un punto, ormai non lo reggo più nemmeno io Corvino che inizia tutte le conferenze stampa dicendo “In questi cinque anni” (… sì Pantaleo, si sa … ma parliamo di oggi e di domani per favore…), ma posso (provare a) capire anche lui… Firenze più di una volta “ce n’ha di bisogno” di qualcuno che le cose gliele rammenti… diciamocelo, siamo un po’ di memoria corta…
Ecco, quando ho sentito fischiare, durante e dopo la partita, ho provato a contare tutte le cose che bisogna essersi dimenticati per fischiare la squadra oggi… le ho messe in fila…

1.I PUNTI CHE CI MANCANO.
Vado a memoria, senza calendario sotto mano: Lazio in casa (2 – Gol di Gilardino non concesso), Genoa all’andata (3 – due rigori non concessi per falli su Montolivo e Gilardino, primo gol loro viziato da fuorigioco “attivo” all’occhio umano…), Parma all’andata (1 stando bassi – Gol di Bojinov in fuorigioco), Inter all’andata (3 – Rigore su Gilardino l’azione prima del rigore su Milito), Bologna all’andata (1 stando bassi – Doppio rigore su Gilardino e Marchionni nella stessa azione, non concesso), Chievo all’andata (1 – Rigore per affossamento di Gilardino non concesso), Milan all’andata (3 – rigore non concesso per atterramento di Montolivo). Fin qui sarebbero 14 punti… sicuramente ho scordato qualcosa… ma arrotondiamo pure a 10 punti fatto bene (quanto a problemi di memoria, segnalo che oggi il Direttore della “Radio dei Veri Tifosi Viola” ha parlato di 3-4 punti…). Se la Fiorentina oggi ha giocato contro il Chievo in questa posizione di classifica (il ragionamento varrebbe a ritroso per molte partite della stagione, ma restiamo sul presente) è principalmente merito del COMPLOTTO che ci ha remato contro per tutta la stagione, ed un conto sarebbe stato scendere in campo oggi e lottare per il posto che ci compete, un conto è stato giocarcela con l’obiettivo di vincere per provare ad approdare in Europa League e giocare la prima partita a fine luglio…
2. LE ASSENZE.
In ordine sparso, oggi mancavano Mutu, Donadel, Santana (forza Mario!) Pasqual e Gobbi (tutta la fascia sinistra per intenderci…). In poco più di mezzora abbiamo perso Felipe, Gamberini e Comotto… in tutto fanno n. 8 giocatori titolari (o spesso titolari) assenti. Ecco, mi sto chiedendo che fine avrebbe fatto qualche “altra Fiorentina” laddove chiamata a scendere in campo senza 8 (dico 8) giocatori titolari, e con la difesa decimata (invece di fischiare mi sarei aspettato che qualcuno avesse pensato… “Però guarda, nonostante ci s’abbia 5 difensori fuori, si sta giocando con in campo De Silvestri, Kroldrup, Natali e Varagas là dietro, vuoi vedere che questa rosa non era poi così mal assortita…?”)
3. LE PALLE GOL.
Oggi abbiamo avuto non meno di 5 occasioni da gol pulite (senza contare il rigore sbagliato…), Ljajic da fuori nel primo tempo, De Silvestri da fuori ad inizio secondo tempo, Natali di testa, Jovetic a girare sul palo lungo, Gilardino che non arriva per un niente su punizione crossata da Ljajic. Cioè… da qui a sentire che oggi non abbiamo giocato mi pare ce ne corra, mi sarei aspettato di sentire che nonostante il gioco espresso non siamo riusciti a segnare…
4. IL GIOCO.
Qua ho l’impressione che la memoria sia veramente corta. Abbiamo una squadra che, senza false modestie, gioca probabilmente il miglior calcio in Italia, che solo nel finale di partita butta la palla in avanti nella speranza succeda qualcosa, che arriva all’area avversaria palla a terra, con scambi, fraseggi stretti, sovrapposizioni, che fa la partita contro qualsiasi avversario, che spesso mette gli avversari nella condizione di giocare come giocava la Fiorentina qualche anno fa (con in panchina Cavasin, Buso, Zoff, Mondonico per stare sul recente…). Però, per ampia parte di Firenze, Montolivo è lento, Zanetti è più rotto che in campo, Bolatti non ci piace, Donadel non ha i piedi buoni, Marchionni vedi Zanetti, Santana è un arruffone, Jovetic è bellino ma incide poco… vado avanti? Ma no dai, cosa devo aggiungere…?
5. I CAMBI.
Diretta conseguenza degli infortuni occorsi nei primi 35 minuti di gara, quando dopo il secondo gol la squadra è vistosamente calata, non c’è stata la possibilità di togliere chi non ne aveva più (Zanetti e Vargas su tutti, ma magari anche Gilardino…). Certo, la partita alla fine si è trascinata fino al novantesimo in maniera piuttosto stucchevole, mi verrebbe voglia di aggiungere che oggi è stata anche la prima giornata oltre i 25 gradi, ma tanto chi si è abbronzato in Fiesole se n’è accorto da solo…
6. GLI EPISODI.
L’unico modo per dirlo chiaramente passa per l’utilizzo di una parola inadatta a questo blog… è un po’ di tempo che mentre noi si gioca, si fraseggia, ci si sovrappone, gli altri fanno una cureggia e segnano… ora, finché ti succede con la Roma o con il Milan, tutto sommato, i giocatori contro cui giochi hanno uno spessore tale che il confine fra la cureggia e la giocata può risultare estremamente labile… e allora lo accetti di più… ma quando Sardo ti fa gol con una puntatina di interno destro… cioè, vogliamo chiedergli di rifarlo per vedere dove va la palla…??

Insomma, la stagione è praticamente finita e dal mio punto di vista abbiamo brillantemente scongiurato il rischio di giocare l’Europa League… il prossimo anno, finalmente, avremo una squadra che si allenerà tutte le settimane nella prospettiva di giocare la domenica, che non verrà stritolata da un calendario che deve sempre tener conto più delle esigenze delle altre che delle nostre, avrà la possibilità di concentrarsi solo sul campionato (sì, c’è anche la Coppa Italia, ma si sa…). Tornando a quel mio amico di cui ho detto in apertura… speriamo si concentri un po’ di più di quanto si concentra lui prima di venire da me a giocare con la Play… sennò altro che fischi l’anno prossimo!

martedì 20 aprile 2010

SIAMO STATI VENDUTI!!!

Mettiamola così… Dopo lo scandalo di Monaco, che un arbitro più avveduto avrebbe perpetrato con maggiore oculatezza, senza cioè che risultasse tanto evidente, la UEFA si è trovata in casa un “debito” pesante ed inatteso, e chi ha mandato Ovrebo all’Allianz Arena certo non poteva immaginare che lo scempio risultasse così plateale… Quando nasce un debito, c’è però sempre anche un creditore, che ne ha la titolarità, e che può incassarlo come meglio crede… e d’abitudine è ben chiaro chi sia il creditore…
Qui però c’è qualcosa che mi sfugge… vediamo se procedendo per punti ne vengo a capo…
1. Ovrebo è stato mandato a Monaco (magari per cautela, c’era una partita da giocare, ed una squadra, sulla carta, nettamente più forte dell’altra…);
2. Ovrebo ha fatto danno (e la cosa è risultata talmente inequivocabile che il sito dell’UEFA non ne ha mai fatto il minimo cenno… quando non puoi negare l’evidenza, puoi sempre ignorarla…);
3. l’Inter ha giocato gli ottavi di finale contro il Chelsea (la settimana DOPO Monaco): a fine primo tempo agli inglesi è stato negato un rigore solare su Kalou, ed al ritorno ne mancano due di rigori al Chelsea, uno su IIvanovic ed uno su Drogba...;
4. l’Inter ha poi giocato la semifinale di andata contro il Barcellona: Milito ha realizzato il terzo gol in netto fuorigioco e Dani Alves è stato ammonito per simulazione dopo essere stato tirato giù di peso da Sneijder in area.
Ho l’impressione che il quadro sia decisamente più chiaro.
Dopo lo scandalo di Monaco, la Federazione Italiana, e/o la Lega Italiana (o comunque vogliamo denominare quell’Associazione di stampo “curioso” di cui già ad un altro intervento lasciato su questo pagine…) deve aver bussato alle porte dell’UEFA per incassare il “credito” maturato ai danni della Fiorentina… evidentemente deve essere stato concordato un pagamento dilazionato… in più tranches…
Quali che siano gli effetti a venire, e quale che sia la risposta del Barcellona sul piano istituzionale (non scordiamoci che non più tardi di un anno fa Ovrebo arbitrava il ritorno della semifinale di Champions fra Chelsea e Barcellona…), il dubbio che mi era venuto dopo il rigore non assegnato a San Siro a favore del Chelsea è divenuto certezza… SIAMO STATI VENDUTI

giovedì 8 aprile 2010

BAYERN - LIONE… NON SIETE D’ACCORDO?

Le vedo in semifinale e mi chiedo... quanto è sceso il livello della Champions negli ultimi anni? Regolamenti diversi a parte, ricordo che la Champions disputata dalla Fiorentina di Batistuta mi impressionò per il livello delle avversarie affrontate, in ordine sparso l'Arsenal, il Man U, il Barcellona, il Valencia, lo stesso arcigno Bordeaux... e poi penso al Bayern ed al Lione, affrontati l'anno scorso e quest'anno di nuovo... e che ora CI TOCCA vedere mentre si giocano l'accesso alla finale... Non me ne fo una ragione... ci siamo dimostrati più forti di loro, sia quest'anno che la passata stagione. NON SIETE D’ACCORDO? … Memoria corta? … Qualche riferimento allora… A Lione succedono cose strane, non si interrompe il gioco con un uomo a terra per un colpo alla testa, si fischia una punizione per fallo inesistente e Benzema trova il pari con deviazione decisiva del Gambero, quest’anno ci fanno giocare in 10 tutto il secondo tempo con Gilardino espulso per gomitata inesistente … A Monaco tiriamo verso la porta 21 volte (dico 21), palo di Felipe Melo, diverse conclusioni fuori di un soffio a portiere battuto (Montolivo dal limite, Mutu di testa etc etc), e perdiamo 3 a 0, al ritorno andiamo subito in vantaggio, controlliamo la partita 80 minuti e poi trovano loro il pari in contropiede… ingenuità, malasorte, un destino infido… un po’ come quest’anno quando il Bayern non incanta, trova il gol nel recupero del primo tempo sull’unica vera azione manovrata (rigore o non rigore, avevano segnato comunque), e poi il “genio norvegese” (riprendendo fedelmente la definizione che ne ha reso Montolivo) fa il resto… fino al ritorno, dove la musica non cambia ed il Bayern passa il turno pescando un jolly (Robben) e mezzo (la palla che filtra tra le gambe di Natali e prende velocità a terra…). Torno all’inizio… ci siamo dimostrati più forti di loro sia quest’anno che la passata stagione... NON SIETE D’ACCORDO? … Posso concedervi che il campo ha dimostrato che siamo “forti uguali” (come direbbero al Marisa…) che siamo sullo stesso livello di una finalista di questa Champions (perché una delle due se la va a giocare, è matematico…). E allora delle due l’una… o questa squadra è veramente forte come vanno dicendo Corvino e Prandelli da inizio stagione (e VOI, in tanti, NON SIETE D’ACCORDO…) oppure il livello di questa Champions è stato veramente scadente… Oh, e nonostante questo MI TOCCA ancora sentire dei cambi di Parma, del perché Liajic gioca con il contagocce (come se Kuz e Jo-Jo fossero stati titolari fissi la prima stagione in Viola…), MI TOCCA sentire ragionare di campagna acquisti sbagliata, di un Bolatti che stiamo trattando da Kubik, MI TOCCA sentire criticare per preconcetto Santana, MI TOCCA continuare a sentire intervistare il Ciuffi… ragazzi… il Ciuffi (!!!). Ho preferito tacere nella settimana delle dichiarazioni di DDV, delle risposte del Mister, del CdA, dei comunicati e contro-comunicati stampa… un po’ (un po’ meno) per vari impegni personali, un po’ (un po’ di più…) perché ero, serenamente, disgustato… dall’arroganza di una proprietà che alza la voce per misurare quanto è in grado di tenere questa città per le palle, dal servilismo di certa parte della piazza, dall’insistenza (rispettosa nella forma, ma cafona nella sostanza) con cui si chiedevano al Mister risposte che aveva già dato… NON SIETE D’ACCORDO? … ci conto, è sempre stata questa la nostra forza ed il nostro (più grande) limite… ero bambino, ed in curva ho visto fare a ceffoni (ma sonoramente…) tra chi era pro e chi era contro Antognoni (dico… Antognoni…), cosa possiamo aspettarci? Guardiamoci questo Bayern-Lione allora, mi piacerebbe sapere che lo guarderemo con la consapevolezza di aver battuto entrambe sul campo, e che Manchester permettendo, quel posto in semifinale era nostro…

domenica 14 marzo 2010

ACCATTATEV STU’ BABA’… CAR !

ALZI LA MANO CHI, dopo il gol di Lavezzi, non ha pensato qualcosa del tipo: “Eccoci, anche per stasera è andata…”.
L’ex FULMINE BANTI aveva già fatto il fenomeno nel primo tempo negandoci il nostro bel rigore settimanale per il mani di Rinaudo su tiro di Jo-Jo, ed ammonendo Felipe (in diffida, salterà il Genoa) per un intervento scomposto su Lavezzi che lo salta netto per poi andare a terra “come corpo morto cade”… la nostra VIOLA era stata bellina, gradevole come tante volte quest’anno, ma già ci aveva fatto venire i bordoni là dietro… preso il gol eravamo tutti pronti a cantarci il de profundis e ad andare in contro al nostro ormai consueto grigio sabato sera…
Poi BANTI si traveste da CIUFFI e sorvola sull’entrata di Felipe, ed ALZI LA MANO CHI, quando era entrato in campo Babàcar, non ha pensato “Siamo alla frutta….”
E invece il ragazzino cambia la partita, caracolla su e giù e per il campo, con quell’incedere incerto… con quel passo da altopiani nel deserto… che sembra sempre più per terra che in piedi… ci va sul serio per terra, e da lì si inventa il palleggio e la palla in profondità che Jo-Jo trasforma in assist per il pari del Gila… il ragazzino mette lo zampone anche sul gol del vantaggio, è sua infatti l’iniziativa sulla destra che genera il corner… e poi l’ultima palla per Jo-Jo, che mentre allunga per 70 metri al quinto (dico quinto…) minuto di recupero sembra avere la Tramontana alle spalle… E’ APOTEOSI VIOLA AL SAN PAOLO !!
Ma soprattutto, il ragazzino c'è, non ha ancora diciassett'anni ma c'è tutto... mentre ce lo coccoliamo, per l’ultima volta, chiedo… ALZI LA MANO CHI sull’azione del terzo gol non ha avuto, per un attimo, l'impressione che stesse aleggiando sul San Paolo il fantasma di Paolone Monelli e di quella Fiorentina piccola piccola che il 4 gennaio 1987 piegò al Franchi, 3 a 1, il Napoli di Maradona che diventerà Campione d'Italia... era un altro calcio... mi riusciva ancora andare allo Stadio... ora un ce la fo più, ci sto peggio che a guardarla dal divano la MIA Viola... in tutti i casi, "per chi l'ha vista e per chi non c'era", qualche "immagine d'epoca"...

venerdì 12 marzo 2010

VUOI TU....

C’è poco da aggiungere alle parole del Mister, uomo che, a detta di molti (anche di qualche calciatore passato da queste parti ed evidentemente rimasto con il dente avvelenato…), parla poco, ma che come tutti quelli che hanno questa buona abitudine, quando parla esprime concetti semplici, chiari e diretti. Adesso gli “addetti ai lavori” inizieranno (anzi… continueranno) a ragionare di progetti, di obiettivi, di aspettative e di autofinanziamento, ma l’impressione, nitida, trasmessa dal Mister è che si tratti di elementi di contorno, secondari, e che qualsiasi siano le intenzioni dei Della Valle (perché qualche intenzione dovranno pur averla chiara in mente…), e qualsiasi sia lo “strumento-squadra” che la Fiorentina (intesa Società) gli metterà a disposizione nel proprio prossimo futuro, PRANDELLI C’E’ !!
Si badi bene, ESSERCI non vuol dire per forza CONDIVIDERE, vuol dire mettere a disposizione le proprie capacità, le proprie competenze, ma soprattutto la propria faccia, a prescindere dagli scenari che si presenteranno, con l’unica condizione, immagino, che la chiarezza sia totale e che, come più volte gli abbiamo sentito dire, “non si prenda in giro la gente”. Ecco, più che “sposare” il progetto, le parole del Mister danno la sensazione che Prandelli abbia voglia di “sposare” la gente, di “sposare” la Firenze spettatrice del “Prandelli Show” anche quando si è trattato di ammantare il Franchi di un silenzio assordante capace di struggersi in un abbraccio lungo un interminabile minuto.
Entri dunque l’ufficiale di stato civile (che visto da qui mi sembra tanto somigli al Renzi…), oggi può essere un giorno di festa:

Vuoi tu Cesare prendere la qui presente “Firenze della Fiorentina” come tua famiglia sportiva e prometti di rispettarla sempre al di là dei ruoli e delle più deteriori ma scontate logiche del mondo del calcio?
...
E tu, “Firenze della Fiorentina”, vuoi prendere il qui presente Cesare come tuo rappresentante e condottiero, e prometti di rispettarlo sempre al di là del progetto, della campagna acquisti, delle formazioni che scendono in campo e delle sostituzioni fatte o non fatte?
...
Non divida il campo ciò che Firenze ha unito!

giovedì 11 marzo 2010

BANTI, IL FULMINE!!!

Per chi l'avesse scordato (e tanta parte di Firenze, da sempre, ci ha abituato a non lesinare tristi esibizioni di "memoria corta"...) Banti ha già arbitrato la Fiorentina quest'anno ed è apparso perfettamente a conoscenza del ruolo che doveva rivestire all'interno del COMPLOTTO iniziato fin da Fiorentina - Lazio. La partita era Fiorentina - Bologna, gara in cui certo i nostri non hanno brillato soprattutto nel primo tempo, durante il quale Banti si segnalò per l'incredibile prontezza con cui fischiò un rigore a favore del Bologna per presunto fallo di Gamberini, ultimo uomo, che sarebbe stato anche espulso se il guardialinee non avesse indotto il direttore di gara a far marcia indietro. Rigore o non rigore, il buon Banti era comunque riuscito a stabilire l'allora nuovo record mondiale di rapidità di fischio, che ha resistito fino alla serata di Monaco, allorquando è stato definitivamente migliorato dal mitico Ovrebo, così voglioso di concedere al Bayern il rigore, poi trasformato da Robben, da non rendersi conto che sul proseguimento dell'azione i tedeschi avevano comunque già segnato...
Probabilmente stremato dallo sforzo prodotto nel fischiare il rigore poi ritirato, "L'OTTIMO BANTI" non riuscì a fare altrettanto sull'episodio dei DUE FALLI NELLA STESSA AZIONE COMMESSI AI DANNI DI GILARDINO E MARCHIONNI, che non furono sanzionati con il penalty... In fondo c'è da capirlo, visto che non era riuscito a fischiare con prontezza, e che quindi non sarebbe comunque riuscito a migliorare il record appena stabilito, preché fischiare con ritardo... qualcuno avrebbe potuto dire che il record stesso era dovuto ad un colpo di fortuna...
In conclusione, il Napoli non è in un gran momento, di recente ha avuto di che lamentarsi per le direzioni arbitrali, deve giocare con la Fiorentina... quale miglior designazione se non mandare al San Paolo un arbitro che già ha dimostrato tutto il suo valore quando c'è stato da toglierci qualcosa...? MEDITIAMO (tutti insieme, me compreso eh, sennò poi divento presuntuoso...)

mercoledì 10 marzo 2010

ITALO CUCCI, L'INOSSIDABILE !

Sono le una di notte, Fiorentina - Bayern è finita da poco più di due ore, e da poco meno di mezzora hanno smesso di parlarne su RAIDUE, nello stucchevole salotto post Champions al quale ormai ci siamo (quasi) assuefatti. Il capello fluente di Zazzaroni, la flemma di Gentile, l'occhio sempre più ceruleo della Ferrari, la classica coscia lunga che legge i risultati e le notizie ANSA... e poi LUI... ITALO CUCCI... L'INOSSIDABILE.
Più che della partita di ritorno si parla dell'andata, si gira il coltello nella piaga e si ribadisce che siamo fuori per Ovrebo, non per la prestazione. Zazzaroni azzarda un "La Fiorentina è stata DERUBATA, questa è la parola giusta!", ma ITALO non ci stà... "Quando sei avanti due volte la partita la devi vincere, cosa c'entra Ovrebo?".
Colto da smarrimento mi volto verso la mia fidanzata (anche lei ormai QUASI assuefatta alle grige serate sul divano post Fiorentina...): "Amore, te che sai come si fa, mi apri un BLOG?" Lei mi guarda perplessa "Cioè, su quale blog vuoi andare?". Ed io risoluto "No, no... mi apri il MIO BLOG sulla Fiorentina... il nome è VIOLAUTOCRACY!".
"Cosa c'entra Ovrebo?"... eravamo rimasti qua, solo che adesso ho il mio bel blog... che faccio gli rispondo? Ci penso... continuo a guardare il dopo Champions... Sullo schermo passano le immagini del 5 a 0 dell'Arsenal contro il Porto, poi si torna in studio e si parla del "Modello Arsenal", l'immarcescibile Wenger e una truppa di ventenni... Zazzaroni non ha dubbi: "Con la sua rosa formata da giovani di talento la Fiorentina sta importando il modello Arsenal in Italia"... Sarà d'accordo l'INOSSIDABILE? ... sentiamolo... "Ivan, i giovani non devono crescere con i giovani, hanno bisogno di avere accanto giocatori esperti, che facciano loro da riferimento. Prandelli ha detto una cosa saggia, i giovani bisogna aspettarli, ma non sempre il calcio te ne dà il tempo"... Incalza Zazzaroni: "Beh, però non si può dire che i giovani della Fiorentina non siano cresciuti, l'abbiamo visto stasera contro il Bayern" ... e qui prontissimo l'INOSSIDABILE... "... e in Campionato dove sono...?".
Irrompe la Ferrari e conseguentemente la pubblicità... ce ne restiamo qua con due domande sospese ... "Cosa c'entra Ovrebo?"... "In campionato dove sono?"...
Che faccio... gli rispondo?
Uhm... sì... ce l'ho la risposta... ce l'ho... vado a capo, gli dà più importanza...

"Caro Italo,
io non so cosa TU abbia visto da Fiorentina - Lazio in poi;
io non so cosa TU abbia scritto ovunque TU scriva, da Fiorentina - Lazio in poi;
io non so cosa TU pensi del fatto che, da Fiorentina - Lazio in poi, da queste parti abbiamo assistito impotenti ad un evidente, gigantesco, clamoroso COMPLOTTO CONTRO LA FIORENTINA riguardo al quale, al momento, abbiamo solo qualche vaga idea su chi possano essere i mandanti e su quale possa essere il loro movente;
io non so cosa TI passi per la testa quando dici certe cose;
io però so che TU andavi a cena con Moggi...
Oh... Italo... ma lo sai che forse so anche cosa TU hai visto, hai scritto e hai pensato?! ... da Fiorentina - Lazio in poi dico eh...".