mercoledì 13 ottobre 2010

E SE DOPO AVER ASSISTITO AL TRIONFO DELLA SLOVACCHIA…

… ci svegliassimo tra qualche giorno con la nazionale italiana fuori dagli Europei? Fantacalcio? Certo, detto così potrebbe sembrare … in fondo Mazzocchi, Collovati, Dossena non hanno avuto dubbi, da subito… la partita non va giocata e la Serbia la perderà tre a zero a tavolino… Beh, se lo dicono loro, a cui la RAI ha, di fatto, ascritto il diritto mediatico di orientare in diretta le opinioni del pubblico televisivo, c’è da crederci… anche se a me qualche dubbio resterebbe per la verità…

Era il 3 di novembre dell’anno UEFA 1998/99, e la Fiorentina giocava in casa, a Salerno, l’accesso agli ottavi di finale dell’allora Coppa UEFA (per i più giovani, sarebbe l’attuale Europa League, anche se il lignaggio della competizione, all’epoca, era di gran lunga superiore…).

I più corti di memoria si chiederanno perché a Salerno… storia lunga… in principio, successe nella primavera 1990 che a Perugia (in campo neutro perché a Firenze c’erano i lavori dello Stadio Mondiale), in prossimità del portiere del Werder Brema, durante la semifinale della Coppa UEFA 90/91, fu lanciato un petardo (dico UN petardo, non tipo una ventina di bombe carta…), che costò alla Viola di giocare ad Avellino la partita in casa della finale… in seguito, successe nella primavera 1997 che a Firenze (che strano, in casa sul serio…), durante la semifinale dell’allora Coppa delle Coppe (per i più giovani, non la giocano più…) persa contro il Barcellona, piovve qualche oggetto in campo in prossimità del guardalinee (sotto la maratona se la memoria non mi inganna), ed il Franchi venne squalificato per due turni a scontare nella successiva competizione, che fu la Coppa UEFA98/99. Il primo turno venne scontato a Bari, e per scontare meglio il secondo turno di squalifica, a qualcuno venne la brillante idea di andare a giocare a Salerno e di devolvere l’incasso alla popolazione colpita dalla tragedia di Sarno…

Era il 3 novembre 1998 dicevo, ed alla fine del primo tempo di Fiorentina –Grasshopper (con i Viola ormai praticamente qualificati) a qualcun altro venne la brillante idea di lanciare una bomba carta verso le squadre che rientravano negli spogliatoi (segnatamente verso Oliveira, verrà poi accertato)… ne fece qualche spesa il quarto uomo, ferito al ginocchio ed al collo, e l’arbitro decise di sospendere l’incontro… della questione furono investiti gli illuminati Giudici UEFA che a tempo di record (la sentenza è dell’8 novembre 1998… 5 giorni…):

1. sottolinearono che “… sulla base dell'articolo 6 del regolamento di disciplina dell'Uefa, Fiorentina Ac e' responsabile dell'ordine e della sicurezza all'interno dello stadio e nelle sue immediate vicinanze prima, durante e dopo la partita e che il club e' responsabile di ogni incidente, di qualsiasi natura … ;
2. valutarono “… circostanze aggravanti ed attenuanti. Il numero considerevole di precedenti del club toscano ha influito sulla decisione… “ (… già... un CONSIDEREVOLE petardo, e qualche CONSIDEREVOLE bottiglietta… );
3. riconobbero che “… l'incidente occorso durante l'intervallo mirava la squadra della Fiorentina e non i giocatori della squadra ospite ne' gli arbitri… “
4. precisarono che “… Senza queste circostanze attenuanti, la Fiorentina sarebbe anche stata esclusa dalle future competizioni interclub dell'Uefa… “ (niente di meno…);
5. esclusero la Fiorentina Ac dalla Coppa UEFA 1998/99.

(Fonte: Archivio RAI Sport)

A distanza di così tanto tempo, mi pare inutile commentare la cosa più di quanto già non abbiano fatto nel corso degli anni autorevoli soloni del nostro calcio parlato… semmai credo che non tutti sappiano che la cosa fu addirittura oggetto di un’interrogazione scritta prontamente messa a tacere dalla Corte di Giustizia Europea (Vedi Fonte)

Tornano ai nostri giorni, avranno sicuramente ragione Mazzocchi, Dossena e Collovati: la Serbia perderà la partita a tavolino per 3 a 0 e la nazionale del paese ospitante avrà la strada ancor più spianata verso la qualificazione europea in un girone già di per sé tutt’altro che impegnativo… mi chiedo tuttavia da dove possa discendere tanta proterva sicurezza, e ciò soprattutto dopo aver dato, istintivamente, un’occhiata al Codice Disciplinare FIFA, Sezione 9, Articoli 65, 66 e 67… li leggiamo insieme… vi va?

Art. 65. Organizzazione degli incontri
Le associazioni che organizzano gli incontri sono tenute a:
a) valutare il grado di rischio rappresentato dagli incontri e comunicare agli organi della Fifa quelli giudicati particolarmente ad elevato rischio;
b) rispettare ed attuare le regole vigenti in tema di sicurezza (regolamenti Fifa, leggi nazionali, accordi internazionali) e prendere tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti;
c) garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno;
d) tenere informate le autorità locali e collaborare con loro in modo attivo ed efficiente;
e) garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze e che gli incontri siano organizzati in modo appropriato.

Art. 66. Inosservanza
1. Qualsiasi associazione che non adempia ai propri obblighi ai sensi dell’Articolo 65 è passibile di ammenda.
2. In caso di infrazione grave dell’Articolo 65, è prevista l’applicazione di ulteriori sanzioni, tra cui l’interdizione dallo stadio (cfr. Articolo 26) o l’obbligo di giocare su terreno neutrale (cfr. Articolo 25).
3. È prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione (cfr. Articolo 7, comma 2).

Art. 67. Responsabilità della condotta degli spettatori
1. L’associazione o il club ospitanti sono ritenuti responsabili della cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni.
2. L’associazione o il club ospite sono ritenuti responsabili della cattiva condotta nell’ambito del proprio gruppo di spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa, e, a seconda delle circostanze, sono passibili di ammenda. In caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni. I tifosi che occupano il settore di uno stadio destinato al pubblico fuori casa sono considerati tifosi appartenenti all’associazione ospite, salvo diversa dimostrazione.
3. Nella cattiva condotta rientrano gli episodi di violenza nei confronti di persone o cose, l’attivazione di congegni incendiari, il lancio di oggetti, l’esibizione di slogan ingiuriosi o di carattere politico in qualsiasi forma, esprimersi con parole o suoni offensivi o l’invasione del campo.
4. La responsabilità descritta ai punti 1 e 2 comprende anche gli incontri disputati su terreno neutrale, specialmente durante le finali.

Ecco, sempre istintivamente, avrei avuto qualche domanda per Mazzocchi, Dossena e Collovati…

A. Dopo avere collocato i tifosi serbi in un settore in cui, per vostra stessa ammissione, le Forze dell’Ordine non avevano possibilità di intervento priva di rischi, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante possa dire di aver preso “tutte le precauzioni di sicurezza richieste dalla situazione prima, durante e dopo l’incontro e in caso di incidenti”?

B. Dopo aver assistito al lancio di fumogeni, petardi e bengala, dopo che un tifoso serbo si è arrampicato fino ad una decina di metri di altezza maneggiando furiosamente delle tronchesi, dopo che una vetrata è stata mandata in frantumi a colpi di spranga… SIETE PROPRIO SICURI che i controlli all’ingresso siano stati svolti in modo da “garantire che la legge e l’ordine siano mantenuti all’interno degli stadi e nelle immediate vicinanze”?

C. Visti i punti A e B, SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante sia stato in grado di correttamente “valutare il grado di rischio rappresentato” dall’incontro…?
D. Ed infine, visto che la partita è stata sospesa dall’arbitro dopo il lancio di fumogeni in direzione dell’area difesa dal portiere della squadra del paese ospitante… SIETE PROPRIO SICURI che il paese ospitante medesimo abbia creato le condizioni atte a “garantire l’incolumità dei direttori di gara, dei calciatori e dei dirigenti della squadra ospite durante il loro soggiorno” (con l’aggravante dell’aggressione subita dal pullman della Serbia ad opera dei propri tifosi prima della partita)?.

Mi chiedo… com’è che Mazzocchi, Dossena e Collovati non sono stati minimamente sfiorati dall’idea che il paese ospitante possa dover subire le conseguenze previste dal Codice Disciplinare FIFA per responsabilità oggettiva (ammenda) in caso di “cattiva condotta degli spettatori, indipendentemente dalla sussistenza di condotta colposa od omissione colposa”, soprattutto visto che è “prevista la facoltà di comminare determinate sanzioni per motivi di sicurezza anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna infrazione” e che “in caso di gravi disordini è prevista la possibilità di applicare ulteriori sanzioni” …?!

In conclusione, vi sembra proprio Fantacalcio pensare che per i fatti di Genova, la nazionale del paese ospitante possa ricevere qualche sanzione... non so... pagare qualche fior di multa... giocare qualche partita a porte chiuse... e perché no, venire esclusa dalle qualificazioni ai prossimi Europei, anche senza che questo ne comporti l'automatica esclusione da qualche futura competizione FIFA...?

Ho l’impressione che ci stiano pensando in ben pochi… in fondo la linea mediatica RAI è stata chiarissima fin da subito:
- la colpa è stata ESCLUSIVAMENTE dei tifosi della Serbia (... una cinquantina ad occhio e croce... come si poteva fare a controllarli tutti quanti, cattivi ed armati fino ai denti com'erano...);
- le conseguenze devono ESCLUSIVAMENTE gravare su di loro (intendiamoci, se intanto li mettessero quanto meno in stato di fermo sarebbe cosa buona e giusta...);
- la partita deve essere data vinta a tavolino alla nazionale ospitante, con l'auspicio di sanzioni esemplari da comminarsi ESCLUSIVAMENTE alla nazionale serba.

Il tutto, mi pare chiaro, CON BUONA PACE DI OGNI PRINCIPIO DI UNIFORMITA' DI GIUDIZIO, e della magnanima decisione assunta a Ginevra il 9 novembre 1998, che ci fece fuori dalla Coppa UEFA 1998/99, ma non ci escluse "dalle future competizioni interclub dell'Uefa"... CHE CULO EH...!!

2 commenti:

  1. Sono due situazioni diverse, i fatti di Salerno e quelli di stasera. Se poi forzatamente li vuoi mettere sullo stesso livello va bene, possiamo con certezza dire che la provenienza dei razzi era netta dal curvino degli ospiti, che oltretutto hanno montato una guerriglia sia dentro che fuori dello stadio.
    A Salerno una così netta distinzione sulla provenienza del fumogeno non ci fu, il razzo arrivò da una zona dello stadio dove non c'erano ultras organizzati dell'una o dell'altra parte: noi eravamo in campo neutro, oltretutto x una squalifica quindi recidivi, e x regolamento eravamo i responsabili della sicurezza. Poi possiamo avere tutte le attenuanti e le giustificazioni del caso, del tipo che chi tirò un fumogeno era di certo un terrone salernitano e con la Viola non c'entrava niente, xò verso l'uefa eravamo i responsabili della sicurezza sul campo e fuori.
    Stasera è stata un'aggressione più "POLITICA" che legata al calcio, oltretutto è cominciata fuori dallo stadio quindi premeditata. Se dici che ci starebbe una multa alla federazione italiana x non aver saputo pesare la gravità della cosa, allora bisognerebbe fare un appunto anche allo stato italiano che non ha saputo fronteggiare x un cazzo l'emergenza che si era creata a Genova e infatti 1 ora e mezzo dopo la fine della partita, con la città assediata da quei sudici, ancora non aveva mandato i rinforzi. Il 3-0 a tavolino e l'esclusione della Serbia da contesti internazionali x i prossimi 10 anni, con lo schifo che hanno fatto quei monti di merda ci sta tutto... Piuttosto ora mi chiedo: CHI PAGA I DANNI ALLA CITTA' DI GENOVA? Questa mi sembra la cosa più importante. E quel GRASSONE mascherato che aizzava gli scalmanati quanti secoli passerà in galera da stasera??? Queste sono le domande. E purtroppo le risposte sarà difficile che ce le diano. PROVIAMO A CERCARLE SU "LIBERO".................:-))) Un saluto da CARLETTO E I COMPAGNI DELLA COMMUNITY XBOX...................

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  2. ... situazioni diverse, ma INSCINDIBILMENTE ACCOMUNATE da un UNICO principio caposaldo da sempre della giustizia sportiva, da applicare in maniera uniforme: quello della RESPONSABILITA' OGGETTIVA... la responsabilità della sicurezza sta in capo a chi ospita, a prescindere dalle ragioni che hanno provocato qualsiasi tipo di "disordine da stadio"... parla chiaro anche il codice disciplinare della FIGC, Art. 4 direi...
    La città di Genova l'ha scelta la Federazione, che, d'intento con le Forze dell'Ordine, non è riuscita a difenderla da una cinquantina di facinorosi... sarà mica che alle Forze dell'Ordine non è stato ordinato di caricare perché s'era in diretta video e la cosa sarebbe risultata anti-estetica...?
    I danni...?? I danni sento chiedere?
    I danni all'ATAF per gli autobus distrutti dai romani l'anno scorso chi li ha pagati? I danni alle vetrine di V.le Fanti e Viale Calatafimi distrutti dai bergamaschi li ha pagati? All'Olimpico alla fine di una partita di Champions l'arbitro uscì insanguinato... due partite a porte chiuse... E già che ci siamo, ricollegando un pensiero laterale... l'anno scorso per Juventus - Genoa ci fu un agente ferito... il Giudice Sportivo sospese ogni giudizio in attesa venisse chiarito cosa s'era fatto di preciso quell'agente... se n'è saputo più nulla ??
    Ecco, da un "tifoso viola" mi aspetterei questo tipo di domande...
    Avanti di questo passo non c'è da stupirsi se il prossimo sedicente "tifoso viola" che avrà la bontà di passare da queste parti posterà un commento proponendo l'accompagnamento coattivo di Mihajlovic alla frontiera in quanto serbo...

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